La Corea del Nord ieri sera ha effettuato l’ultimo test di un missile balistico intercontinentale rivendicandolo come un “successo storico”. Ma la Borsa di Wall Street sembra reagire dando più peso alla riforma del fisco targata Donald Trump. Ed anche le Borse asiatiche ed europee vedono gli scambi nonostante le rinnovate tensioni nucleari con la Corea del Nord. Tenendo conto che più della metà delle transazioni finanziarie vengono svolte da robot e computer, viene voglia di domandarsi quali siano i parametri su cui si basano gli algoritmi che regolano i mercati borsistici sulla base della legge “buy and sell” (compra e vendi).
Il missile Hwasong-15 lanciato nella serata di ieri è un nuovo modello, il più potente tra quelli sperimentati finora, capace di raggiungere un’altitudine di oltre 4.000 chilometri volando per circa 50 minuti, stabilendo così un nuovo primato hanno certificato gli esperti della Union of Concerned Scientists. Regolando opportunamente la sua traiettoria potrebbe arrivare fino a Washington e a tutta la East Coast degli Usa.
“Il missile sembra sia caduto nella zona economica esclusiva (la zona di mare adiacente alle acque territoriali) del Giappone” ha affermato il premier nipponico Shinzo Abe, mentre la televisione nordcoreana ha confermato il lancio del missile Wasong-15, capace di raggiungere tutto il territorio Usa. “Ora siamo una potenza nucleare e possiamo colpire tutto il territorio degli Stati Uniti”. Il commento è stato affidato alla presentatrice televisiva che appare solo nelle grandi occasioni, Ri Chun-Hee.“Kim Jong Un ha dichiarato con orgoglio che abbiamo finalmente realizzato la grande, storica causa di completare la forza nucleare dello Stato, la causa della costruzione di capacità di lancio”, ha detto Ri Chun-Hee.
Nella serata di ieri il presidente americano Donald Trump ha parlato con i giornalisti di “una minaccia di cui si occuperà presto”. E in una telefonata con il premier giapponese Abe, i due capi di stato hanno dichiarato che la Corea del Nord ha “compromesso la propria sicurezza” e si è “ulteriormente isolata dalla comunità internazionale”. “Le opzioni diplomatiche per risolvere la crisi restino sul tavolo, ma ha chiesto alla comunità internazionale di prendere ulteriori misure al di là delle sanzioni già adottate dal consiglio di sicurezza dell’Onu, compreso il diritto di proibire il traffico marittimo che trasporta beni verso e dalla Corea del nord”. Il segretario di stato statunitense, Rex Tillerson, ha dichiarato che in risposta al lancio del missile, le autorità militari sudcoreane preparano un’esercitazione missilistica per un raid di precisione.
Il portavoce del governo russo, Dmitry Peskov ha sottolineato che “naturalmente, un altro lancio di un missile è azione provocatoria che provoca un’ulteriore crescita della tensione”. Per poi aggiungere: “Condanniamo questo lancio e speriamo che tutte le parti interessate possano mantenere la calma”.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha convocato per oggi una riunione d’emergenza per discutere l’ultimo test missilistico della Corea del Nord. La riunione è stata richiesta da Usa, Corea del Sud e Giappone e inizierà alle ore 16.30 di New York, (le 22.30 in Italia).
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