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Francia. La polizia uccide un ragazzo a Nantes. Esplodono le banlieues

Nella città francese di Nantes ieri sera un ragazzo di 22 anni è stato ucciso dai colpi di pistola di un poliziotto durante un controllo stradale. La morte del giovane ha innescato proteste e scontri nelle banlieues di Nantes.

Intorno le 20.30 in occasione di un controllo di una pattuglia della famigerata Crs “a seguito di infrazioni commesse da un veicolo”, ha detto il capo della sicurezza pubblica del dipartimento Jean-Christophe Bertrand, la pattuglia “ha ricevuto l’ordine di portare il conducente in commissariato” perchè “la sua identità non era chiara”. “Questi, fingendo di uscire dal veicolo, ha invece urtato con l’auto un funzionario di polizia” causandogli una lieve ferita al ginocchio. “Un collega ha aperto il fuoco e sfortunatamente ha ferito il conducente”, che, colpito al collo, è poi morto in ospedale, ha detto Bertrand fornendo una versione al limite del ridicolo.

Subito sono scoppiati scontri nella banlieu di Breil-Barberie, dove ragazzi hanno lanciato molotov alla poliza. Sono state date alle fiamme alcune auto e un centro commerciale è stato incendiato.

Gli scontri si sono placati dopo la mezzanotte a Breil, ma non in altre zone periferiche di Nantes dove sono state incendiate delle vetture. La polizia sta presidiando massicciamente le banlieu.

In Francia è in forte aumento il numero di morti e feriti dovuti all’uso di armi da fuoco da parte della polizia. Tra il 2016 e il 2017 è aumentato del 54%, mentre tra luglio 2017 e maggio 2018 si calcolano 14 uccisi e un centinaio di feriti da parte delle forze di polizia.

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