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Israele bombarda la Siria. Colpita Aleppo. L’Onu non riconosce l’annessione del Golan

La Siria ha denunciato un raid aereo, attribuito all’aviazione israeliana, avvenuto ieri contro una zona industriale a nord di Aleppo. Il raid ha provocato un blackout elettrico nella città siriana strappata alcuni mesi agli jihadisti di Daesh che l’avevano occupata. Alcuni missili sganciati dai jet israeliani sarebbero stati intercettati e abbattuti dalla contraerea siriana. Come è loro consuetudine in questi “raid non dichiarati” le autorità israeliane non hanno commentato. Occorre però ricordare i ripetuti raid sulla Siria sono stati rivendicati dal governo israeliano. L’ultima dichiarazione risale al gennaio scorso quando il premier Netanyahu parlò apertamente di “azioni di grande successo per arrestare il ruolo militare iraniano in Siria”.

Solo nell’ultimo anno e mezzo i raid israeliani in Siria sarebbero stati circa 800. Nel mirino, secondo la versione di Tel Aviv, risultano esserci convogli di armi  e postazioni iraniane. La stessa versione israeliana, emblematicamente, viene assunta e rilanciata dall’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani, un organismo anti-Assad.

L’Iran, fino ad oggi, ha scelto di non rispondere mau direttamente a Israele nonostante le minacce di rappresaglie, consapevole che una reazione provocherebbe un’esplosione delle tensioni nella regione. “Soprattutto alla luce delle politiche attuate in Medio Oriente dall’amministrazione statunitense guidata da Donal Trump che sta lavorando alacremente fin dalla sua inaugurazione per dare vita a un asse arabo-israeliano contro l’Iran” scrive l’agenzia Nena News. “Asse che passa per Riyadh e arriva a Tel Aviv e che ha, tra le sue vittime, i palestinesi a cui Trump sta tentando di imporre il cosiddetto “Accordo del Secolo”, piano di pace che non tiene conto delle storiche rivendicazioni palestinesi ma che si focalizza sulla normalizzazione dei rapporti tra Israele e i paesi sunniti arabi”.

L’attacco su Aleppo è arrivato mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite veniva convocato per una riunione d’emergenza per discutere, su richiesta di Damasco, l’unilaterale riconoscimento delle Alture del Golan siriano occupate da Israele come “territorio israeliano”. La scorsa settimana Trump aveva annunciato l’intenzione di riconoscere l’annessione israeliana del Golan, una decisione confermata lunedì scorso quando alla Casa bianca, con Netanyahu accanto, il presidente Trump ha ufficializzato il riconoscimento del Golan come territorio sovrano israeliano.

Le alture del Golan vennero occupate da Israele nella “guerra dei sei giorni” del 1967 così come Gerusalemme est, Gaza e Cisgiordania: Il Golan viene considerato dal diritto internazionale e dall’Onu come un territorio occupato. Ieri all’Onu tutti i 14 membri del Consiglio di Sicurezza, tranne gli Usa, hanno condannato la mossa statunitense, definendola una “palese violazione” delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dello stesso Consiglio che ha emesso almeno tre risoluzioni che chiedono a Israele di ritirarsi dal territorio siriano.

 

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