Poco più di una settimana fa, 110 kosovari sono stati rimpatriati dalla Siria nel loro Paese d’origine; tra loro risultano esserci anche 4 jihadisti che hanno preso parte ai combattimenti sotto le bandiere del Califfato. Lo rivela l’agenzia Reuters.
Sul rimpatrio dei kosovari dalla Siria esiste anche un video girato da Al Jazeera.
“Nelle prime ore del mattino è stata organizzata un’operazione delicata durante la quale il governo del Kosovo, con l’aiuto degli Stati Uniti, ha rimpatriato 110 cittadini dalla Siria”, ha annunciato il ministro della Giustizia del Kosovo, Abelard Tahir. Tahiri non ha però specificato quale ruolo abbiano giocato gli Stati Uniti, ma un aereo con una bandiera americana sulla coda è stato visto nell’area di carico dell’aeroporto di Pristina mentre l’operazione era in corso.
Alla domanda sul ritorno dei foreign fighters dalla Siria in Kosovo e sul ritorno separato di un altro miliziano jihadista in Bosnia, il portavoce militare degli Stati Uniti Sean Robertson ha detto che “le attività degli Stati Uniti sono state utilizzate a sostegno di questa operazione di rimpatrio” ma che “in nessun momento gli Stati Uniti hanno preso in custodia i detenuti FTF (foreign terrorist fighters)”, ha detto Robertson, rifiutandosi di fornire ulteriori dettagli, citando motivi di sicurezza.
Da Pristina è stato riferito che tra le persone rimpatriate dalla Siria ci sono 4 foreign fighters che sarebbero stati arrestati. Tra i rimpatriati ci sono anche 32 donne e 74 minori non accompagnati. Secondo quanto riporta il sito Analisi Difesa.it, più di 300 kosovari si sono recati in Siria da l2012, di questi 70 sono stati uccisi in battaglia.
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