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Sommergibile russo in fiamme nel Mare di Barents, 14 morti. Incidente o scontro a fuoco?

Quattordici sommergibilisti della marina russa sono morti dopo un incendio scoppiato su un sottomarino. I membri dell’equipaggio sono stati avvelenati dai vapori emessi dall’incendio, ha detto il ministero della difesa di Mosca.
Citando le fonti di sicurezza coinvolte nelle indagini, l’agenzia di stampa russa RBC ha identificato la nave come un sottomarino a propulsione nucleare di tipo AS-12. Ha un equipaggio massimo di 25 persone e può lavorare fino ad una profondità di oltre 4mila metri. Le segnalazioni suggeriscono che l’esplosione sia avvenuta lunedi verso le 20.30 ora locale.
Non è chiaro quanti siano i marinai sopravvissuti. Il giornale inglese the Indipendent riferisce che martedì sera, Baza, un account di social media associato alle forze dell’ordine russe, ha riferito che “quattro o cinque membri dell’equipaggio stavano ricevendo cure nell’ospedale militare di Severomorsk per avvelenamento e lesioni cerebrali. Un altra pagina web, Mash, ha detto che la maggior parte degli ufficiali è morta o è ricoverata in ospedale.
Finora, il ministero della Difesa russo ha fornito pochi dettagli.
“Un incendio è esploso a bordo di una nave di ricerca scientifica in acque profonde che stava studiando l’ambiente marino per conto della marina russa”, ha detto l’agenzia Interfax citando una dichiarazione del ministero.
Il sommergibile era basato a Severomorsk, nella regione di Murmansk, che è la base principale della Flotta del Nord.

Ma su quanto accaduto nel mare del Nord, circolano anche altre notizie – tutte da confermare – che arrivano dal sito israeliano di intelligence Debka file (vicino ad ambienti militari e dei servizi segreti di Tel Aviv) e che parla di un conflitto a fuoco in mare tra unità russe e statunitensi. Secondo quanto rivela Debka, un sottomarino statunitense avrebbe intercettato un sottomarino nucleare russo di fronte all’Alaska. Un altro sottomarino russo che scortava il sottomarino nucleare avrebbe risposto con un siluro Balcan 2000 affondando la nave statunitense.

Sono ipotesi pesanti ma ancora in attesa di conferma o smentita. Certo è che non sono passate inosservate alcune reazioni inusuali dei capi di stato di Russia e Stati Uniti nelle scorse ore.

Ieri sera si sono svolte consultazioni urgenti sia alla Casa Bianca che al Cremlino. Il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha interrotto la sua visita nel New Hampshire dopo essere stato richiamato a Washington per una conferenza convocata dal presidente Donald Trump senza alcuna spiegazione.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annullato un appuntamento e si è diretto verso il Cremlino per conferire con il ministro della Difesa Sergei Shoigu e
con i capi militari, dopo aver appreso che 14 marinai sono morti in un incendio scoppiato su un “sottomarino sperimentale a propulsione nucleare nelle acque russe”.

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