In attesa che l’ingresso in campo dell’esercito siriano – con l’appoggio russo – modifichi la situazione sul campo, aggiorniamo in tempo reale riportando le notizia da Rete Kurdistan.
14 ottobre 2019
16.00: Il Portavoce del PYD Salih Muslim dichiara: L’accordo con il regime siriano è un accordo militare e un primo passo. Per riempirlo di contenuti si svolgono altri ulteriori colloqui. C’è stato un impegno rispetto al fatto che lo spazio aereo venga chiuso agli aerei turchi.
15.50: L’est di Serêkaniyê è di nuovo completamente sotto il controllo delle FDS.
15.43: Nell’ambito dell’accordo con l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est, truppe siriane sono arrivate a Ain Issa. Si prevede una prosecuzione in direzione del confine.
14.42: Questa mattina c’è di nuovo stata una rivolta nel campo Hol nel quale si trovano circa 70.000 membri di IS e i loro famigliari.
14.35: Fronte di Serêkaniyê „Faremo in modo che per loro qui sia l‘inferno“
Goran Dêrik delle unità antiterrorismo HAT dichiara a ANF dal fronte di Serêkaniyê: „Da sei giorni combattiamo a Serêkaniyê. La Turchia bombarda dagli aerei e ci spara con l’artiglieria. Noi combatteremo fino alla fine. Il massacro della nostra popolazione ci colpisce profondamente. Promettiamo al nostro popolo, ai nostri caduti, non ci vendicheremo. Faremo in modo che per loro qui sia l’inferno. Sostengono di aver preso Serêkaniyê. Al contrario – scappano. Noi diciamo, noi combattiamo fino alla fine. Resistenza significa vita, rinuncia è tradimento.“
14.18: Nei capoluoghi di provincia Pirsûs (Suruç) e Bêrecûk (Birecik) la popolazione locale viene invitata dallo Stato turco a lasciare le proprie case. Sono colpite complessivamente 31 località nelle immediate vicinanze della regione di confine. La misura potrebbe essere legata a un’imminente attacco dell’esercito turco e dei suoi partner jihdadisti contro Kobanê.
14.09: Nei pressi del campo di Ain Issa, nel quale si trovano migliaia di appartenenti a IS, sono scoppiati violenti scontri tra membri di IS e le FDS. Fonti locali ritengono che la Turchia abbia armato gli jihadisti di IS.
13.58: Il Ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn, che ha definito la guerra di occupazione turca in Siria del nord esplicitamente come „invasione“, ha dichiarato che nessuno Stato membro dell’UE fornirà più armi alla Turchia [Questo non dovrebbe avere un eccessivo impatto sul commercio di armi dell’Italia, dato che Leonardo (ex-Finmeccanica), azienda partecipata dal Ministero del Tesoro, produce anche in loco grazie alla consociata TAI, NdT].
13.28: L’UE ha condannato in modo unanime la guerra di aggressione della Turchia contro la Siria del nord. Pare che il Regno Unito abbia lungo preso posizione contro una condanna, ma che alla fine abbia acconsentito.
13.19: Le Forze Demcoratiche della Siria (FDS) sono riuscite a sventare un attacco della Turchia a Til Temir. Da Ain Issa e Girê Spî soldati turchi e i loro alleati jihadisti hanno cercato di avanzare in direzione di Til Temir. Nei pressi del villaggio di Alya tuttavia hanno incontrato un forte contrattacco delle FDS. Due carri armati dell’esercito turco sono stati distrutti e numerosi aggressori sono rimasti uccisi.
12.16: L’ospedale Lêgerîn a Til Temir rende noto che negli attacchi in corso da sei giorni su Serêkaniyê finora hanno perso la vita 75 civili. Il numero di feriti è di almeno 450.
12.09: Nell’ambito dell’accordo tra l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est con il governo centrale siriano, attualmente soldati siriani hanno raggiunto Til Temir nel cantone di Hesekê.
11.57: Nei bombardamenti dell’esercito turco e dei suoi partner jihadisti a Serêkaniyê ci sono di nuovo state vittime civili. Una persona ha perso la vita e due sono rimaste ferite.
11.37: Nei bombardamenti dell’esercito turco su zone di insediamento civile a Dirbêsiyê e nei villaggi circostanti ieri sera sono state ferite diverse persone. Izedîn Mehmûd El Yûsif questa mattina è rimasto vittima delle ferite.
11.33: A seguito dei bombardamenti dell’esercito turco su un convoglio di civili a Serêkaniyê ha perso la vita un altro giornalista. Si tratta di Mihemed Hisen Reşo, corrispondente di Sterk TV.
10.52: Secondo quanto riferito da @RojavaIC i soldati USA attualmente impediscono che soldati del regime di Assad entrino a Kobanê. In precedenza gli USA avevano abbandonato le loro postazioni a Kobanê a seguito di attacchi turchi:
Rojava Information Center @RojavaIC
Military source in Kobane: Americans are on the bridge which leads to Manbij with 3-4 vehicles, not letting anyone pass, apparent intention to prevent regime advance. Americans left their position on Mistenur Hill last night but then returned, they are there in the city now.
10.33: La resistenza a Serêkaniyê continua. Il nostro corrispondente Ersin Çaksu continua a trovarsi nella città contesa e pochi minuti fa ha caricato un video attuale.
8.20: Nella notte si è riunito il Consiglio di Sicurezza e Difesa francese. Ha condannato l’invasione turca „con parole aspre” e annunciato di intervenire per la protezione dei civili e dei soldati francesi nella zona di operazione.
8.17: Urgentemente necessaria Conferenza Nazionale
Il Comitato Esecutivo del PKK dichiara: Smettiamo di essere divisi tra curdi e di non lottare insieme, altrimenti non saranno possibili nuove conquiste e quelle raggiunte finora andranno perse. Se ogni curdo, ogni curda, difenderà le conquiste, allora questo sarà possibile insieme a un livello di resistenza comune in tutte le parti del Kurdistan e a una forza comune e unità nazionale. In questo senso c’è urgente bisogno di una Conferenza Nazionale delle forze politiche curde, die parti, della società civile organizzata, di intellettuali e artist*.
8.16: Un altro civile ucciso da fuoco di artiglieria turco a Dirbesiye, altri tre feriti.
7.30: I combattimenti intorno a Serêkaniyê (Ras al-Ain) sono proseguiti senza sosta per tuta la notte. Le FDS oppongono resistenza e hanno impedito l’ingresso in città delle truppe di invasione. Hanno cercato di entrare in città da nord e da est. Ci sono morti e feriti. Dalla notte sono in corso continui attacchi aerei e di obici. Negli scontri di ieri sono stati distrutti due carri armati, un bulldozer e una scavatrice. Nei combattimenti sono stati uccisi 27 soldati turchi.
2.35: Grandi convogli dell’esercito siriano avviati verso il confine della Siria del nord.
02.21: Attraverso il bombardamento della sua casa nel villaggio Çetelê presso Dirbêsiyê (al-Darbasiyah) è stato gravemente ferito Izaddin Mahmud al-Yousef. L’uomo è ricoverato in ospedale a Hesekê.
13 ottobre 2019
23.07: Gli scontri a Serêkaniyê (Ras al-Ain) continuano, sulla regione si svolgono voli di ricognizione. Anche dopo l’attacco mortale a un convoglio civile nel quale hanno perso la vita undici persone, la zona è stata bombardata. Le truppe di invasione cercano di avanzare in diversi quartieri della città, le FDS oppongono resistenza.
22.33: Il veicolo di una squadra sanitaria tra Til Temir e Serêkaniyê (Ras al-Ain) è stato bombardato. Il veicolo si stava recando presso dei feriti, nella squadra ci sono morti e feriti.
22.00: Come fa sapere l’Amministrazione Autonoma della Siria del nord e dell’est, è stato raggiunto un accordo con il governo siriano sulla sicurezza del confine. In una dichiarazione in proposito si afferma:
„Con l’accordo il governo siriano si è impegnato a provvedere alla sicurezza del confine e a sostenere le Forze Democratiche della Siria contro gli attacchi invasivi dello Stato turco. Nell’accordo alle forze del regime è stato dato il permesso di muoversi nella striscia di confine tra Siria e Turchia.”
20.17: La cancelliera tedesca Merkel e il Presidente francese Macron hanno chiesto al capo di Stato turco Erdogan di mettere fine all’offensiva militare in Siria.
Le conseguenze umanitarie dell’offensiva sarebbero gravi e ci sarebbe il pericolo che la milizia terroristica IS si rafforzi di nuovo, hanno dichiarato Merkel e Macron in un incontro a Parigi. Macron ha annunciato che il suo gabinetto di sicurezza si riunirà già nel corso della serata per consultarsi sulla situazione. La Germania e la Francia in precedenza avevano annunciato una riduzione dei loro export d armi alla Turchia.
20.14: Chiarita l’identità di nove feriti di età tra i 24 e i 79 anni che domenica si trovavano in convoglio civile presso Serêkaniyê e sono stati attaccati dall’aviazione turca.
19.37: Il collegamento Internet in alcune regioni della Siria del nord e dell’est è interrotto. Da circa un’ora non riusciamo a raggiungere i nostri corrispondenti sul posto.
18.43: Il corrispondente ANF Ersin Çaksu, rimasto ferito nell’attacco aereo al convoglio civile a Serêkaniyê, dichiara che alla vigilia la coalizione era informata: „ Che si trattasse di un convoglio civile era universalmente noto. C’è anche un altro dettaglio: nella regione tra Hesekê e Til Temir hanno avuto luogo voli di ricognizione della coalizione internazionale. Questo mostra la collaborazione tra lo Stato turco e le forze della coalizione.“
18.32: Sul massacro di civili con undici morti e 74 feriti a Serêkaniyê le FDS dichiarano che la Turchia davanti agli occhi dell’opinione pubblica mondiale vuole commettere un genocidio tra la popolazione.
17.38: Finora a Serêkaniyê (Ras al-Ain) si ritiene ci siano 74 feriti. Tra le persone uccise secondo informazioni non confermate ci sarebbero anche giornalist* stranier* (tra l’altro da Brasile e Ucraina).
17.33: Le persone ferite nell’attacco aereo al convoglio civile a Serêkaniyê sono state ricoverate negli ospedali Qamişlo, Hesekê, Til Temir e Amûdê. La Mezza Luna Rossa Curda invita a donare sangue.
17.14: „Forze del regime siriano sulla base di un accordo con le Forze Democratiche della Siria (FDS) si preparano a un ingresso a Kobanê”, ha dichiarato Mohammed Shaheen del consiglio esecutivo della regione dell’Eufrate a NPA.
17.07: L’ „Iniziativa Popolare Kurdistan“ ha annunciato di prendere „misure“ contro gli attacchi invasivi dell’esercito turco contro il Rojava. L’iniziativa ha sede in Kurdistan del nord/Turchia.
17.01: Dopo l’attacco aereo dell’esercito turco a un convoglio civile accompagnato dalle YPG a Serêkaniyê (Ras al-Ain) con diversi morti e feriti, la confederazione curda chiama a scendere in piazza.
16.58: L’esercito turco bombarda il villaggi di Qestebanê presso Girkê Legê (al-Muabbada) nel cantone di Qamişlo.
16.45: Tra i feriti dell’attacco a Serêkaniyê (Ras al-Ain) c’è anche il nostro corrispondente Ersin Çaksu e le giornaliste Bircan Yıldız e Rojbin Ekinci.
16:36: Il corrispondente dell’agenzia stampa ANHA Saad Al-Ahmad è tra le vittime dell’attacco aereo turco nei pressi di Serêkaniyê.
16:29: Nell’attacco della Turchia nei pressi di Serêkaniyê secondo le prime informazioni sono morte almeno 11 persone. Complessivamente 74 persone, tra cui quattro giornalisti, sono rimaster ferite.
16:15: Tra i feriti dell’attacco aereo a un convoglio civile diretto a Serêkaniyê c’è anche Mehmet Ekinci, corrispondente dell’agenzia stampa ANHA.
16:00: La cancelliera tedesca Angela Merkel in una telefonata con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan chiede „immediata fine“ della guerra di aggressione turca in Siria del nord.
15:32: L’esercito turco si rende responsabile di un altro crimine di guerra. Un convoglio civile nel quale c’erano civili e giornalisti francesi e brasiliani è stato bombardato dall’aviazione. Il convoglio era in cammino da Qamişlo verso Serêkaniyê e era accompagnato dalle YPG. Ci sono morti e feriti.
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