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Siria. Un bombardamento cancella “le imbarazzanti prove” nel cementificio Lafarge

Due giorni fa, ricostruendo lo scenario delle forze in campo nella Siria del Nord oggetto dell’invasione turca, avevamo sottolineato la presenza militare in quel quadrante di diverse potenze. Non solo gli Usa, ma anche Francia e Gran Bretagna. I soldati e le forze speciali di questi paesi spesso convivevano e agivano dalla stesse basi militari. In una di queste, a Jalabya, si erano installati nel famoso cementificio Lafarge dove risultavano operativi militari statunitensi e francesi.

E doveva essere una base importante visto che due giorni fa un raid chirurgico di due F15 lo ha bombardato per cancellare ogni traccia di quello che vi era rimasto dentro.

il portavoce della operazione Inherent Resolve, il colonnello Myles B. Caggins, in un tweet ha rivendicato il bombardamento:“Il 16 ottobre, dopo che tutto il personale della Coalizione e l’equipaggiamento tattico essenziale hanno abbandonato la posizione, due F-15Es  della Coalizione hanno condotto con successo un attacco aereo di precisione pre-pianificato presso la fabbrica di cemento di Lafarge per distruggere un deposito di munizioni e ridurre l’utilità militare della struttura”.

Il precipitoso ritiro dei militari statunitensi, francesi e britannici da alcune basi nella Siria del Nord, ha palesato il paradosso di vede in alcune di quelle basi abbandonate arrivare le truppe siriane e i soldati russi. rappresenta ancora oggi uno dei lati più oscuri della già complessa missione della Francia in Siria.

Come noto il cementificio Lafarge a Jalabya è stato al centro delle connessioni tra la Francia con i gruppi jihadisti quando la “guerra in Siria” non era contro l’Isis ma contro il governo di Damasco.

Gli inviati di Le Monde avevano trovato un lasciapassare dato dalle cellule dell’Isis ai camionisti che trasportavano cemento dall’impianto proprio per evitare che i miliziani fermassero il trasporto. Nel lasciapassare rilasciato dai miliziani dell’Isis era scritto: “Si pregano i fratelli combattenti di lasciar passare ai checkpoint questo veicolo che trasporta il cemento di Lafarge, sulla base di un accordo che abbiamo concluso con quell’impianto”. Il documento rivelato da Le Monde (e riportato in Italia da Il Fatto) messo nei guai il gruppo francese Lafarge, diventato svizzero nel 2015 attraverso la fusione con il gruppo Holcim

La magistratura francese ha aperto su questo una inchiesta piuttosto rognosa sia per Macron che per il suo predecessore, Hollande. I governi francesi sin dal 2012 hanno operato in Siria per far cadere il governo di Assad e la vicenda del cementificio Lafarge delinea bene le connessione tra autorità e industriali francesi con gli jihadisti dello Stato islamico. Tant’è che le forze speciali francesi presenti in Siria si erano insediate proprio nell’ex cementificio trasformandolo nella base dei servizi segreti della Francia nel nord-est della Siria.

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