Il Centro Strategico Latinoamericano per la Geopolitica (CELAG), un’istituzione dedicata alla ricerca, allo studio e all’analisi dei fenomeni politici, economici e sociali dell’America Latina, ha pubblicato un articolo in cui denuncia come l’Organizzazione degli Stati americani (OSA) ha prodotto il rapporto che denunciava la frode elettorale in Bolivia. Quel rapporto servì da base e da alibi per gli oppositori dell’ex presidente Evo Morales che hanno perpetrato il colpo di stato in Bolivia.
“I risultati dell’analisi ci consentono di affermare che il rapporto preliminare dell’OSA non fornisce alcuna prova da ritenersi definitiva per provare la presunta frode citata dal Segretario Generale”, si può leggere nell’articolo del CELAG.
Il CELAG in un altro passaggio afferma che: “L’OSA ha preparato un rapporto discutibile per indurre una falsa deduzione nell’opinione pubblica: ossia che l’aumento del divario a favore di Evo Morales nella fase finale del conteggio si stava allargando a causa di azioni fraudolente e non a causa delle caratteristiche dinamiche comportamentali, sociopolitiche ed elettorali, che si verificano tra il mondo rurale e urbano in Bolivia”.
Queste e altre dichiarazioni discutibili “ci consentono di affermare che la relazione preliminare dell’OSA non fornisce alcuna prova che potrebbe essere definitiva per provare la presunta frode”.
Il documento del CELAG conferma così che il colpo di stato è stato concepito e realizzato dall’oligarchia boliviana per ripristinare il modello neoliberista favorevole a Washington. Ha avuto il supporto delle classi medie che hanno dato vita ad azioni razziste violente contro gli indios. A questo si sono aggiunte componenti messianiche cristiane come l’uso della Bibbia per forzare il colpo di stato e la visualizzazione dell’immagine della Vergine di Schoensttat. Ma questa “missione” vestita religiosamente non può nascondere le classiche tattiche fasciste impiegate. Dunque un vero colpo di stato civile, politico e militare sponsorizzato dall’OSA come denunciato chiaramente nelle parole dello stesso Evo Morales. Le ragioni del golpe in Bolivia non erano dovute a una crisi economica. L’economia boliviana in termini di crescita e ridistribuzione del reddito prevedeva eccellenti prospettive incorporate nell’agenda del 2025. Qui, l’intervento dell’agente esterno, il regno della geopolitica imperiale dopo l’espropriazione di beni comuni.
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antonio
…un pretesto, un “qualsiasi pretesto analitico” (come quello dellOSA) diventa così la giustificazione e legittimazione per un colpo di stato – un golpe – con l’appoggio, la complicità e la benevolenza dei paesi latino-americani (Braslle docet)succubi del dominio statunitense; e di altre nazioni – U.E. in testa – le quali hanno al proprio interno (es. Francia) movimenti e manifestazioni di protesta antigovernative.
“reprimere e prevenire è meglio che …curare!”
A tanto è arrivata la “debolezza”, la prepotenza di un potere in profonda crisi strutturale e preagonica.
Sono questi i “colpi di coda” di una bestia morente!!