Il comitato internazionalista Italia-Catalunya “Visca la terra lliure” è intervenuto nella giornata del 6 dicembre in varie città italiane, per informare e manifestare contro la festa della Costituzione spagnola del 1978, una celebrazione utile solo a mascherare l’auto-riforma che il franchismo ha operato in quegli anni e a giustificare la repressione che lo stato spagnolo porta spesso avanti nei propri territori, come negli ultimi mesi ha dimostrato in Catalogna.
Il comitato, nato da un‘assemblea nazionale a Bologna lo scorso 17 novembre, riunisce coloro che in Italia vogliono portare sostegno alla lotta del popolo catalano e accendere i riflettori sul grado di repressione messo in atto contro i civili e gli attivisti. Per queste ragioni già negli scorsi giorni è stato lanciato un comunicato rivolto al mondo accademico, intellettuale ed artistico per prendere posizione nei confronti dell’ondata repressiva in Catalogna degli ultimi mesi.
Il comunicato dell’azione:
DAL 1978: STATO SPAGNOLO REPRESSIVO PER COSTITUZIONE
DES DEL 1978: L’ESTAT ESPANYOL, REPRESSIU PER CONSTITUCIÓ
Il 6 dicembre è la festa della Costituzione spagnola, data in cui si celebra la “transizione” dal franchismo alla democrazia. Un passaggio che non è mai avvenuto realmente, evidente dal fatto che la Costituzione è la stessa scritta da Franco solo emendata in alcune parti, e dal fatto che i vertici delle istituzioni statali siano rimasti spesso gli stessi.
Una realtà evidente sia da come lo Stato sta affrontando la questione catalana, usando la sola carta repressiva, ma anche dai governi che sostiene sul piano internazionale, come il governo cileno di Piñera a cui offre l’addestramento dei carabineros, responsabili della durissima repressione contro la popolazione civile.
Per questo oggi in molte città ci sono stati momenti informativi e dimostrativi.
La giornata a Bologna continua questa sera con l’Aperitivo Antifranchista
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