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Stati Uniti. Per Trump arriva l’impeachment. Il voto entro Natale

I Democratici statunitensi hanno presentato con una conferenza stampa, i due articoli di impeachment contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Jerry Nadler, il presidente della commissione Giustizia della Camera, ha dichiarato che Trump sarà accusato di abuso di potere e intralcio al Congresso.

Abuso di potere e ostruzione del Congresso sono i due “articoli” che saranno messi al voto per l’impeachment di Trump nella vicenda dell’ Ucrainagate, ha annunciato il presidente della commissione giustizia Nadler, sostenendo che il presidente ha messo se stesso davanti al paese minacciandone la sicurezza, corrompendo le elezioni e violando la costituzione.

Dalle indagini alla Camera su Donald Trump sono emerse “prove schiaccianti e incontestabili, non ci ha lasciato altra scelta” ha detto il presidente della commissione intelligence Adam Schiff che ha coordinato le indagini dei Democratici. “Ha cercato aiuto dall’Ucraina per i suoi interessi personali, essere rieletto, e non per il bene del Paese. E la sua cattiva condotta continua ancora in questi giorni”, ha aggiunto Schiff.
E’ la terza volta nella storia degli Stati Uniti che vengono proposti capi di imputazione per la messa in stato d’accusa del presidente.
Il presidente della stessa commissione Nadler ha annunciato che la commissione Giustizia della Camera si riunirà entro la fine della settimana per votare gli articoli dell’impeachment contro. Poi ci sarà il voto alla Camera in sessione plenaria, probabilmente entro Natale.
Trump ha risposto all’annuncio dell’impeachment con una raffica di tweet parlando di “Caccia alle streghe”, di “I dem fannulloni sono una vergogna” riaffermando anche che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che non ci fu alcuno scambio con gli aiuti militari americani a Kiev.
Per la portavoce della Casa Bianca Stephanie Grisham “Donald Trump affronterà queste false accuse in Senato e si aspetta di essere pienamente scagionato perché non ha fatto nulla di male”. Ma il fatto c’è e il dato è tratto.

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