Un black-out elettrico generale ha colpito l’intero arcipelago di Malta dalle 7.30 circa di questa mattina. Il black-out è il secondo in un mese. Il precedente era avvenuto a fine novembre nello stesso giorno in cui sono stati costretti a dare le dimissioni il capo di gabinetto del primo ministro, Keith Schembri, ed il ministro del Turismo (nonché ex responsabile dell’energia) Konrad Mizi, al termine di una drammatica riunione del consiglio dei ministri.
Da questa mattina è stata interrotta l’energia elettrica nelle città e nei villaggi di Malta e Gozo, con persone che non dispongono di elettricità nelle aree che vanno da Marsascala a Marsalforn.
Il quotidiano Times of Malta ha ricevuto segnalazioni di mancanza di energia da parte dei residenti di Marsaxlokk, Marsascala, San annwann, Sliema, Swieqi, Mġarr, Iklin, Naxxar, Mosta, Rabat, Siġġiewi e Żebbuġ.
Gli abitanti delle città gozitane come Għajnsielem e Marsalforn hanno dichiarato di non avere elettricità. Tutti hanno riferito che le luci si sono spente poco prima delle 7.30.
Già a novembre la società energetica maltese EneMalta comunicò che il problema era dovuto al lato italiano dell’interconnessione con l’Italia. Oggi la società elettrica ha reso noto che suoi tecnici sono al lavoro “per individuare le ragioni” del guasto. Ogni attività nel Paese è ferma: negozi e bar sono per lo più rimasti chiusi, non funzionano i semafori e le strutture che ne sono dotate si approvvigionano con gruppi elettrogeni. Problemi anche alle comunicazioni telefoniche e cellulari.
Era il febbraio del 2015 quando è stato firmato l’accordo quadro tra Enel Trade ed Enemalta, la principale azienda di generazione e distribuzione di elettricità di Malta, per l’approvvigionamento energetico delle isole maltesi. Il contratto, è di durata quinquennale, quindi scade il prossimo febbraio.
“Enel Trade è stata individuata come partner per la fornitura di elettricità dall’Italia a seguito della procedura di selezione internazionale iniziata da Enemalta a maggio 2014 e acquisterà energia elettrica per conto dell’azienda maltese. In particolare, l’accordo regola le condizioni di accesso ai mercati forward e spot, la gestione commerciale del cavo (l’avvio delle operazioni è previsto per giugno) e la cura di tutti i servizi connessi, compresi i rapporti con le istituzioni italiane” è riportato sul sito dell’Enel in riferimento al contratto firmato nel febbraio 2015. La stessa società precisa poi che “La partnership con Enemalta è un esempio concreto della capacità di Enel di elaborare prodotti ad hoc in base alle esigenze del cliente e conferma l’importanza del ruolo del Gruppo non solo nella generazione, distribuzione e vendita di energia, ma anche nella fornitura di servizi a livello nazionale e internazionale con contratti a medio e lungo termine”.
Il sito specializzato Infomercatiesteri, rileva il forte investimento fatto dall’Enel a Malta nella rete elettrica ed energetica e dunque la responsabilità del “campione italiano” nella gestione di un servizio strategico dell’isola. “Le nostre aziende forniscono un significativo contributo al dinamismo ed alla modernizzazione dell’economia maltese in virtù di importanti investimenti in settori strategici, a cominciare da quello dell’energia” scrive il sito. “Oltre ai contratti ottenuti da ENEL per la fornitura dienergia elettrica, si segnala la presenza di Liquigas, azienda italiana leader nella distribuzione di GPL a Malta. Merita inoltre ricordare che la SNAM ha espresso il proprio interesse verso il progetto di gasdotto tra Malta e Gela (del valore di oltre 320 milioni di Euro), che rappresenta una priorità di questo Governo in ambito energetico in quanto consentirebbe al Paese di connettersi alle reti europee”.
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