La notte del 30 dicembre 2019, Nicoletta Dosio, 74 anni e membro del Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo, è stata arrestata e detenuta. Insieme ad altr* 11 attivist*, è stata accusata di aver bloccato una strada pubblica, un crimine punibile con 2 anni di reclusione.
L’incidente è avvenuto durante una manifestazione del 2012 in cui gli/le attivist* hanno tenuto aperti i caselli dell’autostrada, causando danni per circa 700 euro alla società titolare del contratto di gestione delle autostrade italiane, una società (Autostrade per l’Italia – di proprietà del Gruppo Gavio) che ha realizzato milioni di euro in opere accessorie per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità in Val Susa, nel nord Italia.
L’arresto di Nicoletta è solo l’ultimo di una serie di persecuzioni subite dal movimento “No TAV” (che si oppone alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Lione/Torino). Altri tre attivisti erano già stati incarcerati e molti sono stati vittime di gravi misure repressive. Gli attivisti sono stati messi agli arresti domiciliari o gli è stato impedito di viaggiare, ma il movimento si è rifiutato di essere sconfitto.
Il movimento “No TAV” è la lotta democratica di una comunità per la capacità di decidere della propria regione, e contro l’utilizzo di fondi pubblici per grandi opere che causano grandi distruzioni all’ambiente e non portano alcun beneficio alla maggioranza della popolazione. È una lotta per un modello di sviluppo diverso che serve gli interessi della popolazione e non quelli dei pochi ricchi.
La criminalizzazione della mobilitazione sociale è diventata troppo frequente in Italia, non solo nel caso del movimento “No TAV”, ma anche in quello di molte lotte operaie e ambientali. Una repressione che riteniamo debba essere opposta a una proposta di “amnistia sociale” per i crimini legati alle lotte sociali, sindacali e ambientali.
Potere al Popolo Parigi organizza un presidio per domenica 1* marzo in occasione della giornata di mobilitazione per la campagna “Nicoletta libera tutti”. Durante il presidio, sono invitati ad prendere parola organizzazioni, collettivi e attivisti in solidarietà con la lotta No Tav e contro tutte le forme di repressione.
Evento Fb: https://www.facebook.com/
RASSEMBLEMENT POUR LA LIBERTÉ DE NICOLETTA DOSIO ET DES TOU.TE.S LES MILITANT.E.S NO TAV VICTIMES DE LA RÉPRESSION D’ÉTAT
Dans la nuit du 30 décembre 2019, Nicoletta Dosio, 74 ans et membre de la Coordination Nationale de Potere al Popolo, a été arrêtée et mise en détention. Avec 11 autres militant.e.s, elle a été accusée de bloquer une voie publique, un crime passible de 2 ans d’emprisonnement.
L’incident s’est produit lors d’une manifestation en 2012 où les militant.e.s maintiennent les barrières de péage de l’autoroute levée, causant des dommages d’environ 700 euros à la société qui détient le contrat de gestion des autoroutes italiennes, une société (Autostrade per l’Italia – propriété de Gruppo Gavio) qui a réalisé des millions en travaux annexes pour la construction de la ligne ferroviaire à grande vitesse en Val Susa, dans le nord de l’Italie.
L’arrestation de Nicoletta n’est que la dernière d’une série de persécutions subies par le mouvement “No TAV” (qui s’oppose à la construction de la ligne ferroviaire à grande vitesse Lyon/Turin). Trois autres militant.e.s avaient déjà été emprisonné.e.s. et des nombreuses ont étés victimes des mesures répressives sévères. Des militant.e.s ont été assigné.e.s à domicile ou empêchés de voyager, mais le mouvement a refusé d’être écrasé.
Le mouvement “No TAV” est la lutte démocratique d’une communauté pour la capacité de décider de ce qui se passe dans sa région, et contre l’utilisation de fonds publics pour des travaux de grande envergure qui causent une destruction importante de l’environnement et n’apportent aucun bénéfice à la majorité de la population. Il s’agit d’une lutte pour un modèle de développement différent qui sert les intérêts de la population et non les intérêts des quelques riches.
La criminalisation de la protestation sociale est devenue trop courante en Italie, non seulement dans le cas du mouvement “No TAV”, mais aussi dans celui de nombreuses luttes ouvrières et environnementales. Une répression à laquelle nous pensons qu’il faut s’opposer à une proposition de “amnistie sociale” pour les crimes liés aux luttes sociales, syndicales et environnementales.
Pendant le rassemblement, il y aura une prise de parole par les organisations, les collectifs, les militant.e.s en solidarité avec la lutte No Tav et contre sa répression (indiquez votre participation à poterealpopoloparigi@gmail.com).
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