Parlare di velocità, della ossessione per essa, dei ritmi imposti da una società dei consumi e iper tecnologica non è certo una novità in Val Susa.
L’opposizione a meccanismi che elevano il concetto di ‘crescita’ a divinità cui tutto deve essere sottoposto e finalizzato piegando esseri umani, e qualsiasi altra specie vivente, e l’ambiente naturale alla sacrale logica del profitto ha in questa valle radici profonde.
Ne è consapevole Philippe Borrel, francese classe 1966, appassionato documentarista e osservatore del mondo.
Autore di lavori apprezzati come ‘Un mondo senza pazzi?‘ (2009), “Gli insorti della terra” (2010) e “Un mondo senza umani” (2013) Borrel esplora le contraddizioni di una civiltà – la nostra – il cui progresso veloce e schizzofrenico lascia dietro di sé brandelli di umanità, devastazione sociale e ambientale.
Il 2 settembre prossimo (alle ore 22:50) sul canale ARTE verrà trasmesso la sua ultima opera: “L’urgence de ralentir” (L’urgenza di rallentare). Un documentario di 85′ che racconta un viaggio per il mondo per mostrare le alternative possibili al vigente sistema sociale e industriale; in questo cammino anche la Val di Susa ha trovato una sua ‘naturale’ collocazione.
Nelle società basate sull’immediato, sulle interazioni contemporanee, nelle quali vivere ad alta velocità è diventato ‘normale’, alcuni hanno deciso di voltare le spalle all’accelerazione del funzionamento del mondo, e cercano di rallentare questo movimento che sembra portare inevitabilmente alla catastrofe ecologica, economica e sociale dichiara Philippe Borrel presentando quest’ultimo lavoro che lui preferisce intitolare “Le (R)evoluzioni possibili” giocando con la traduzione della parola ‘Revolution’.
Il progetto di questo documentario è nato tre anni fa a seguito del precedente lavoro “Un mondo senza umani” già prodotto per il canale ARTE. Il film racconta i tentativi locali di creare un’alternativa all’egemonia sottoculturale della velocità e del rapporto tra il tempo e il denaro.
Un viaggio tra le opzioni possibili, attraverso il mondo laddove si ‘combatte’ per mantenere un rapporto tra le persone e con la natura non condizionato dalla tecnologia e dalla logica del progresso dipendente dall’energia fossile.
In questa ricerca Borrel ha incluso anche la Val Susa e il ‘popolo‘ No Tav (con buona pace di Chiamparino) a pieno titolo tra coloro che possiedono una sensibilità globale sui limiti dello sviluppo; che combattono pacificamente cambiando paradigmi e stile di vita per contribuire alla realizzazione di un mondo più ‘umano’. Il regista ha visitato la Valle ed effettuato registrazioni e interviste in diversi luoghi, dal Presidio di Borgone alla partecipazione, sotto la pioggia, a una delle manifestazioni tenutesi tra Bussoleno e Susa.
Come dice Luca Giunti (intervistato da Borrel e nel trailer del film): “la modernità non è andare più veloce ma con più consapevolezza“.
“L’urgence de ralentir“
diffusé le 2 septembre sur Arte, à 22h40.
http://www.arte.tv/guide/fr/048763-000/l-urgence-de-ralentir
À partir des réflexions de philosophes, sociologues et économistes
http://boutique.arte.tv/f9864-urgence_ralentir
… Edgar Morin, Hervé Kempf, Pierre Dardot, Douglas Rushkoff, Geneviève Azam,
Pierre Rabhi, Rob Hopkins, Hartmut Rosa, Jeremy Rifkin, Lionel Astruc,
Alberto Acosta, Bunker Roy et Tim Jackson …
ce film sillonne la planète à la rencontre des nouveaux rebelles contemporains qui ont choisi de vivre à contre temps du modèle néolibéral, de ces précurseurs qui redécouvrent un rapport attentif, patient et fertile au temps.
Par le réalisateur d’ “Un monde sans fous ?” et d’ “Un monde sans humains ?”
Sur une idée originale de Noël Mamère
Produit par Fabienne Servan Schreiber et Estelle Mauriac / Cinétévé
Durée 1h24mn
Et du 31 août au 5 septembre diffusion en 6 épisodes de 13 séquences inédites et de 7 entretiens bonus (2h07mn au total)
avec
Bernard Stiegler, Roland Gori, Hélène Tordjman, Paul Ariès, Sophie Rabhi, Laurent Bouquet, Caroline Sost, Cyril Dion, et Patrick Viveret
en accès libre sur
Médiapart http://www.mediapart.fr/
BastaMag http://www.bastamag.net/
grazie alla segnalazione di http://www.tgvallesusa.it
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