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Per il rogo ThyssenKrupp la Germania manda i manager in semilibertà

La procura tedesca di #Essen ha concesso la semilibertà ad Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, responsabili del rogo di Torino del 6 dicembre 2007 alla #Thissenkrupp in cui persero la vita, arsi vivi, 7 operai.

I due top manager erano stati condannati a 5 anni di carcere per omicidio e incendio colposo.

I familiari delle vittime hanno definito la decisione dei giudici tedeschi “l’ennesina presa in giro” ed hanno annunciato iniziative clamorose per protestare contro questa vergognosa decisione.

Per la verità, la magistratura tedesca non è nuova a questo genere di decisioni animate da una eccessiva indulgenza nei confronti dei propri cittadini, come già era avvenuto, in più di una occasione, per alcuni ufficiali nazisti che avevano compiuto atrocità nel nostro paese durante la seconda guerra mondiale.

In quel terribile rogo di Torino del dicembre 2007 trovarono la morte sette degli otto operai coinvolti, deceduti tutti nel giro di 30 giorni dai fatti. Ricordiamo chi erano:

Antonio Schiavone, 36 anni, deceduto il 6 dicembre 2007, nel luogo dell’incidente

Roberto Scola, 32 anni, deceduto il 7 dicembre 2007

Angelo Laurino, 43 anni, deceduto il 7 dicembre 2007

Bruno Santino, 26 anni, deceduto il 7 dicembre 2007

Rocco Marzo, 54 anni, deceduto il 16 dicembre 2007

Rosario Rodinò, 26 anni, deceduto il 19 dicembre 2007

Giuseppe Demasi, 26 anni, deceduto il 30 dicembre 2007.

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