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Il Tour de France 2020 non deve pedalare per l’apartheid israeliana

Dal 29 agosto al 20 settembre 2020 si svolgerà una competizione sportiva molto attesa: la 107° edizione del Tour de France. I ciclisti correranno in 21 tappe, non meno di 3470 km attraverso la Francia. Questa competizione sportiva fa parte del patrimonio culturale francese e dovrebbe quindi resistere alle operazioni di propaganda del regime dell’apartheid israeliano.

Tuttavia, una squadra israeliana chiamata “Israel-Start-up Nation” sarà sulla linea di partenza. Il miliardario canadese Sylvan Adams, il principale finanziatore di questa squadra, ha voluto contribuire al “raggio di azione di Israele” offrendosi a Chris Froome, pluri-vincitore del Tour de France, per il Tour de France del 2021.

Mentre Chris Froome si è impegnato a pedalare per Israele, il 18 luglio i coloni hanno attaccato i ciclisti palestinesi nella Cisgiordania occupata – un promemoria che ricorda che i palestinesi che vivono sotto l’occupazione militare israeliana non sono liberi di praticare attività sportive in sicurezza nel proprio paese”, come afferma questo articolo del 23 luglio di Electronic Intifada.

Anche in questo Tweet della Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI).

Il miliardario, che ama essere definito “l’autoproclamato ambasciatore dello Stato di Israele”, è già stato l’istigatore del passaggio del Giro d’Italia a Gerusalemme nel 2018 e assicura anche la presenza di Israele in Formula 1.

Come ci ricorda Ouest France nel suo articolo del 15 luglio “il miliardario Sylvan Adams gioca la carta dello sport per cambiare l’immagine del conflitto che si attacca a Israele e per promuoverne la normalizzazione con il mondo arabo”.

Così, il governo israeliano trova qui una nuova opportunità per distogliere l’attenzione dalla sua politica criminale, soprattutto in un contesto di forti proteste a seguito degli annunci di annessione che dovevano ufficialmente iniziare il 1° luglio.

Il congelamento almeno temporaneo di questi annunci può essere spiegato solo dalla cura di Israele per la sua immagine. In realtà, la continuazione della colonizzazione non è mai cessata, così come le espropriazioni, la distruzione delle case palestinesi e i crimini contro l’umanità, il più flagrante dei quali è il crimine dell’apartheid.

La campagna BDS France denuncia questa vergognosa operazione di propaganda e invita il Tour de France a non essere complice dell’apartheid!

Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla campagna di boicottaggio–disinvestimento–sanzioni, una campagna che include il boicottaggio sportivo dello stato coloniale e dell’apartheid israeliano.

La squadra della Nazione di Israele è un’operazione di propaganda vergognosa!

Il Tour de France non deve pedalare per l’apartheid!

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