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La Nato si prepara alla guerra in Ucraina?

Il 4 e 5 settembre prossimi, a Newport in Galles ci sarà un vertice della Nato che annuncia tempesta. L’Alleanza Atlantica infatti intende adottare un “Readiness Action Plan” che permetterà di “reagire prontamente in uno scenario di Sicurezza completamente nuovo”. La Nato intende blindare il confine orientale dell’Europa con una «Spearhead» – termine che sta ad indicare allo stesso tempo concetti come “punta di lancia” o “reparto di avanguardia”, una forza militare rivolta verso la Russia, che viene giudicata come “chiaramente coinvolta nella destabilizzazione dell’Ucraina”.

E’ quanto afferma piuttosto chiaramente il segretario uscente della Nato, Rasmussen, in una intervista rilasciata ad alcuni giornali e che è stata pubblicata oggi sul quotidiano La Stampa.  “Non la chiamerei una Terza guerra mondiale, però siamo in una situazione di sicurezza molto insidiosa” afferma Rasmussen, al quale era stato richiesto un commento alle parole di Papa Francesco sulla gravità della situazione internazionale. La strategia indicata dalla Nato – e che verrà discussa a Newport la prossima settimana, appare delineata : “Abbiamo la “Nato Response Force” (25mila uomini, ndr) che può essere schierata velocemente, se necessario – rivela Rasmussen -. La nostra intenzione è sviluppare una «Spearhead» all’interno di questa forza per agire con velocità maggiore, in caso di attacco a un alleato”. Rasmussen torna a sollecitare i paesi membri della Nato ad aumentare le spese militari perchè il clima rispetto fine della guerra fredda è cambiato e adesso “c’è un profondo cambiamento climatico” che richiede maggiori spese per la difesa. Ma c’è il rischio di uno scontro diretto tra Nato e Russia oppure sarà sufficiente, come in passato, la deterrenza? “Sinora non c’è stato alcun attacco alla Nato perchè i russi sono consapevoli che l’Alleanza esiste ed è pronta a reagire in caso di ostilità. Siamo il miglior deterrente possibile” ha concluso Rasmussen. Ma nell’intervista il segretario della Nato non trascura neanche il “fronte sud” lasciando intendere che al vertice di Newport si discuterà anche di Libia (come annunciato e richiesto dal governo Renzi), anche qui Rasmussen afferma esplicitamente “La situazione sul terreno ci ha impedito di agire, ma siamo pronti a farlo appena possibile”. Più chiari di così!!

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