Menu

L’attacco a Capitol Hill. Intervista a Frank Goldsmith (FSM)

L’assalto a Capitol Hill ha inaugurato questo 2021 con qualcosa che non si vedeva dal 1814 negli USA. Abbiamo chiesto a Frank Goldsmith, coordinatore della Federazione Sindacale Mondiale nel Nord America, di restituirci un immagine degli USA di oggi, che si prepara all’elezione ufficiale del nuovo presidente Biden in un clima del tutto inedito, in una città blindata dalla Guardia Nazionale.

Da dove nasce e cosa rappresenta il movimento che ha portato all’assalto di Capitol Hill lo scorso 6 gennaio? Come è riuscito Trump, direttamente o indirettamente, a organizzare quella parte di America profondamente razzista e conservatrice in un modo così determinato tanto da determinare un attacco così violento alle istituzioni, come non si era mai visto da secoli?

E’ una situazione molto insolita quella che stiamo affrontando, non ho mai visto nulla del genere nella mia vita ed è da un po’ che sono al mondo. E’ una nuova situazione anche per il nostro sindacato (FSM), gli attacchi alla capitale degli esponenti della destra razzisti, antisemiti e fascisti non hanno avuto precedenti negli scorsi 150 anni

Il movimento degli assalitori ha avuto la cooperazione di alcuni membri della “house of representatives” che li hanno fatti infiltrare il giorno prima dove i rappresentanti del parlamento hanno i loro uffici, è stata una situazione molto pericolosa.

Alexandra Ocasio Cortez, una delle nostre giovani rappresentanti, ha emesso vari report dalla scorsa settimana del fatto di sentirsi minacciata dai fascisti così organizzati, anche per il fatto che sui social media avevano anticipato quello che avrebbero fatto.

Quando hanno fatto irruzione a Capitol Hill, questo l’ha subito messa in pericolo assieme a Omar e ad altri diretti rappresentanti del partito democratico, ma della sua frangia più di sinistra.

E’ stata una situazione pericolosa e non è ancora finita… Abbiamo affrontato vari problemi con l’imperialismo e la guerra in Vietnam e altro, ma il nostro movimento di sinistra antimperialista e contro la guerra non ha mai visto nulla del genere, la destra non si è mai mobilitata contro di noi, contro il popolo in questo modo.

Questo deriva dal fatto di aver avuto per 4 anni il presidente Trump che ha fomentato questi gruppi di destra per poter continuare ad essere il presidente per altri 4 anni.

Molti dei suoi incoraggiamenti e gesti sembrano gli stessi di Mussolini

Ci sono dei gruppi in diverse parti del paese che si chiamano “Proud Boys”. In Oregon, quando c’a stata la protesta di “Black Lives Matters”, contro l’omicidio di George Floyd a Mineapolis, c’erano anche questi Proud Boys che prendevano le parti della polizia.

C’è anche un gruppo simile in Michigan, sono a favore delle armi, con una mentalità estremamente fascista, antisemiti.. ci sono gruppi in tutti gli stati che si raggruppano anche attraverso i social media. Sono stati mobilitati per venire il 6 Gennaio a Washington, indirettamente (mai direttamente) da Trump, chiamati per protestare per le elezioni

Sono stati mobilitati attraverso i social media, ma uno dei maggiori modi che hanno per unirsi è nelle lobby pro armi, quindi sono tutti attrezzati con armi tra le più moderne

Molti di loro sono ex soldati, quindi si sono allenati nell’esercito in esplosivi al plastico, bombe AK 47 e altri strumenti. Non si trattava di una mobilitazione di centinaia di migliaia di persone, ma di sicuro ce n’erano delle dozzine, correndo il rischio di venire arrestati e venire nella capitale e ci sono stati membri della “house of representatives” che sono stati che sono riconosciuti come membri del loro gruppo che li hanno accolti nei 2 giorni precedenti, così che potessero agire più facilmente

E’ l’immagine di un’America divisa, di un Paese in cui il patriottismo, il razzismo e la violenza legalizzata è riuscito a riorganizzarsi e ad alzare il livello dello scontro. In un quadro del genere, l’amministrazione Biden appare oggi come il vero e unico paladino della democrazia?

A destra Frank Goldsmith, con il segretario generale del Fsm (Wftu) Mavrikos.

Credo che innanzitutto ci sia da capire una cosa che la maggior parte delle persone dimentica: la nostra nazione è fondata sul genocidio dei nativi americani, gli Stati sono stati costruiti dagli africani importati come schiavi dopo il 1619. Malcom x disse negli anni 60, le cose che fai nel passato ti ritornano…

In questo momento Wall Street sta guadagnando miliardi di dollari sfruttando la pandemia attuale, ci sono centinaia di miliardari di più nel mondo rispetto a 8 mesi fa. Le più grandi corporation di Wall Street stanno facendo i miliardi, come Amazon e Google, e poi hai la povertà che dilaga ovunque.

Dal nostro punto di vista, è legalmente e praticamente impossibile per la sinistra o il”green party” ottenere abbastanza voce in capitolo, ad esempio il “green party” che ho votato alle ultime elezioni per assenza di alternative, è un partito che ha del supporto popolare, ma le elezioni negli stati uniti sono tra 2 partiti, entrambi liberali e ci sono solo delle differenze relative sugli atteggiamenti imperialisti che hanno avuto ad esempio con Cuba e col Venezuela, ci sono alcune differenze si, ma l’imperialismo accomuna le due fazioni.

A livello nazionale ci sono delle differenze, come il neoliberalismo che è stato ampiamente supportato dai democratici negli ultimi 30 anni, specialmente durante il mandato di Obama che ha distrutto i programmi di leggi e governo.

La domanda sul governo democratico di Biden e la possibilità che ristabilisca della fiducia nei programmi governativi e ridia stabilità al tessuto sociale del nostro paese, se questa è la domanda la risposta è che adesso come adesso dà solo grandi problemi. Il movimento di Bernie Sanders, che era un movimento social democratico, era molto buono per il nostro paese, era un raggruppamento importante di democratici, donne nere, palestinesi, musulmani provenienti da qualsiasi background culturale e sociale, queste persone sono la forza che potrebbe spingere l’amministrazione Biden a fare la cosa giusta rispetto alle rivendicazione del movimento “black lives matters”, così come le rivendicazioni della classe lavoratrice del nostro paese.

Come in Italia i sindacati mainstream sono di centro o di destra, ovviamente USB è di sinistra e di classe, ma bisogna fare in modo che i sindacati di classe spingano i governi a fare la cosa giusta e aderiscano alla grande battaglia per la democrazia

L’amministrazione Biden a livello nazionale, ma non internazionale, posiziona delle persone nel Consiglio per fare effettivamente alcune delle cosa giuste.

Ora il senato spinge sulla questione dell’impechment, distogliendo l’attenzione su molti dei problemi sociali ed economici del Paese, dalla gestione e conseguenze sociali legate alla pandemia, fino alla crisi di egemonia. È questo un ulteriore tentativo per il Partito Democratico di ristabilisi nel ruolo di unico e vero difensore della giustizia democratica? Quali scenari potrebbero aprirsi dopo il 20 gennaio?

L’impeachment andrà avanti fino al 20 di Gennaio, ma non interferirà con i programmi sociali e la crisi finanziaria che continuerà. Molto in verità dipende da cosa vogliamo fare noi, non da Biden, anche se grazie a Sanders, Biden ha fatto alcune mosse verso di noi.

Fare qualcosa durante la crisi finanziaria col governo Obama non era possibile, adesso non è così, negli uffici ci sono delle persone che sanno ascoltare i bisogni della gente degli Stati Uniti..

Adesso c’è però una crisi maggiore, più di 4000 persone sono morte negli stati uniti negli ultimi due giorni, 25 mila durante l’estate, le persone muoiono a causa delle feste di Natale e di Capodanno, c’è una grande crisi, Wall Street e la Federal Reserve stanno ricevendo molte richieste finanziarie che un’amministrazione ai lavori forzati non farebbe.”

Quindi dipende da noi se farlo o meno, ci sono persone e movimenti, il “black lives movement” i “justice democrats”, che sono nel una parte minoritaria dei democratici, altri movimenti in Georgia dalla parte di Stacy Abrahms, ma dipende da noi evitare che i democratici di destra e di centro gestiscano il partito, quella è la grossa sfida che abbiamo adesso.

Grazie Frank. Quando parli di noi sappiamo che non ti riferisci solo ai tanti attivisti e militanti americani, ma ad un noi collettivo, che va oltre i confini territoriali e abbraccia tutto il mondo..

Non possiamo fare nulla da soli, questa è una crisi internazionale, che sia in Inghilterra Francia, Spagna, portogallo Italia Germania, tutti abbiamo contatti ovunque, ci sono dei gruppi come la Federazione sindacale mondiale attraverso cui possiamo veramente fare qualcosa in modo collettivo e organizzato, molto più forte di quanto possano fare i singoli paesi.

Il grande lavoro dell’USB e il nostro lavoro con l’FSM anche in sudamerica dove siamo molto coinvolti supportando Cuba e Venezuela, una cooperazione internazionale necessaria tra i gruppi di sinistra ed è quello che stiamo facendo adesso, il lavoro che stiamo facendo contro questa grande crisi non può essere risolto dai paesi singoli e isolati, questo è quello che voglio dire, grazie per l’intervista.

* Traduzione a cura di Gaetano Bertoni

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *