Di fronte all’irrigidimento di Stati Uniti e Unione Europea alla vigilia dei colloqui con la Russia, non si è fatta attendere la risposta di Mosca, attraverso il vice ministro degli Esteri, Sergei Riabkov, il quale ha escluso qualsiasi “concessione” agli Usa nel colloqui previsti domani a Ginevra ed ha espresso la “delusione” di Mosca “per i segnali giunti in questi giorni da Washington, ma anche da Bruxelles”.
Il New York Times, riferisce che l’amministrazione Biden e i paesi aderenti alla Nato stanno predisponendo una nuova serie di “dure sanzioni” finanziarie, tecnologiche e militari contro la Russia, che diventerebbero effettive nel giro di “poche ore” in caso di invasione dell’Ucraina, cosa che però Mosca continua a smentire sistematicamente. Tra le misure considerate, l’embargo verso Mosca della tecnologia made in Usa ma anche il sostegno militare agli ucraini.
Da tempo il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto alla Nato di rinunciare a qualsiasi mira di espansione a Est, e di escludere ufficialmente la possibilità di far entrare tra l’Ucraina – ma anche la Georgia, entrambe ai confini della Russia – nel Patto Atlantico, ma Biden ha già fatto sapere che su questo punto non è disposto a trattare.
La Russia ha annunciato di voler concordare con Washington e con la Nato un nuovo quadro per la sicurezza in Europa, in modo tale che gli Stati Uniti si uniscano alla loro moratoria unilaterale sul posizionamento di missili a corto e medio raggio nel continente e l’Alleanza allontani le sue manovre militari dai confini russi.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avuto un colloquio con l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, per coordinare le azioni a sostegno della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina e ha ribadito la minaccia di una “risposta severa” contro Mosca in caso di aggressione a Kiev. La priorità della Russia è il dialogo con gli Stati Uniti, ma Mosca ha anche concordato con la Nato un vertice a Bruxelles mercoledì prossimo, nell’ambito del Consiglio Nato-Russia congelato ormai da anni.
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