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Libia. Attentato al premier Dabaiba a Tripoli. Tobruk nomina un altro premier

La tensione in Libia è  infatti di nuovo schizzata verso l’alto dopo il voto del parlamento di Tobruk, nell’est del Paese, che ha nominato come nuovo premier l’ex ministro dell’Interno, Fathi Bashagha, e gli ha anche affidato l’incarico di formare un esecutivo che dovrebbe guidare il Paese alle prossime ma incerte elezioni.

Quelle ufficiali dovevano tenersi a dicembre ma la data era saltata per le perduranti tensioni tra le varie fazioni che si sono spartite la Libia dopo il colpo di stato e l’uccisione di Gheddafi.

Da quanto emerso dalle dichiarazioni di Aguila Saleh, presidente della Camera dei rappresentanti (ossia il Parlamento di Tobruk, dr), Bashagha è stato nominato ieri all’unanimità – per alzata di mano – da 147 deputati.

Secondo la road-map preparata dalla Camera dei rappresentanti, il nuovo esecutivo dovrebbe rimanere in carica per un periodo di 14 mesi in seguito al referendum sugli emendamenti costituzionali: solo dopo si terranno le elezioni presidenziali e parlamentari.

Il presidente dell’Alto Consiglio di Stato della Libia, Khaled al Mishri, recatosi a Tobruk aveva chiesto  al di non procedere con l’elezione di un nuovo premier ma è rimasto inascoltato.

Ma la nomina di Bashaga a premier, si interseca pericolosamente con il fatto che il premier ad interim del Governo di unità nazionale (Gun) Abdulhamid Dabaiba, nella notte sarebbe sfuggito a un attentato nella capitale Tripoli ed ha già annunciato che non riconoscerà la legittimità del voto del parlamento di Tobruk  che ha eletto Bashaga.

Dabaiba è riuscito a fuggire illeso dopo che gli assalitori hanno aperto il fuoco contro la sua auto nella capitale Tripoli mentre tornava a casa. Secondo il Middleeast Monitor, l’incidente è avvenuto poche ore prima che il parlamento di Tobruk votasse per sostituire Dabaiba con un nuovo primo ministro.

L’attentato probabilmente è legato alla sua intenzione, dichiarata all’inizio di questa settimana, di sfidare il voto previsto, insistendo sul fatto che il suo governo rimane legittimo. Doveva rimanere in carica solo fino al dicembre 2021, quando avrebbero dovuto tenersi le elezioni legislative e presidenziali programmate, ma queste, come noto, sono state invece rinviate.

Dbeibah è  un potente uomo d’affari della città di Misurata, ed era stato insediato a capo del governo di unità nazionale (GNU) sostenuto dalle Nazioni Unite a marzo. Incaricato di guidare il paese alle elezioni del 24 dicembre, gli era stato affidato il ruolo di custode a condizione di non contestare le elezioni.

L’Onu intanto fa sapere che continuerà a sostenere Abdelhamid Dbeibah come premier della Libia. Lo ha reso noto il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric dopo che il parlamento di Tobruk ha nominato l’ex ministro degli Interni Fathi Bashagha a capo del governo.

Da quanto riferisce la ben informata agenzia Nova, la notizia della nomina di Bashagha come primo ministro è stata invece accolta positivamente dall’Esercito nazionale libico (Lna), quello guidato dal generale cirenaico Khalifa Haftar.

Da quanto dichiarato da Ahmed al Mismari, il portavoce dell’Lna, in un discorso pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, il “Comando generale dell’Lna accoglie positivamente la decisione del parlamento di conferire a Bashagha l’incarico di formare un governo in grado di guidare il Paese verso un futuro migliore e di lavorare con le autorità militari e di sicurezza per salvaguardare il prestigio internazionale e proteggere le istituzioni dalle minacce e dai ricatti”.

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