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Guerra in Ucraina/52. Conclusa evacuazione civili da Azovstal. La Nato blocca proposta negoziato. Missili su Odessa. Bombardamenti in Transnistria

Evacuati tutti i civili dall’acciaieria Azovstal. Restano assediati i miliziani e….

Il ministero della Difesa russo ha confermato ieri sera che si è conclusa l’evacuazione dei civili dalla Azovstal di Mariupol. “L’operazione umanitaria che consisteva nell’evacuare civili pacifici dall’accieria Azovstal si è conclusa oggi”, ha spiegato Mikhail Mizintsev, direttore del Centro di controllo della Difesa russa. “Nell’evacuazione, iniziata il 5 maggio, sono state soccorse 51 persone (18 uomini, 22 donne e 11 bambini)”, ha aggiunto Mizintsev precisando che “solo una persona” è stata soccorsa oggi”. Anche la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk  ha confermato su Telegram che tutte le donne, i bambini e gli anziani che si trovavano all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati evacuati ha confermato su Telegram. Poco prima le forze della Repubblica di Donetsk avevano riferito che altre 50 persone erano state evacuate dal complesso siderurgico. I civili evacuati che volevano partire per le zone controllate da Kiev sono stati consegnati ai rappresentanti dell’ONU e del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Parlando della situazione a Mariupol, Zelensky ha detto che sono ancora in corso gli sforzi per evacuare “tutti gli eroi che difendono” la città. Poi in modo piuttosto sibillino ha sottolineato che “Quest’obiettivo è estremamente difficile. Ma è importante. Sono sicuro che tutti comprendano la causa principale di queste complicazioni, così come quale sia la causa”, ha detto il presidente ucraino, confermando così che “il problema” è chi è rimasto intrappolato dentro l’Azovstal circondata dalle truppe russe. Certamente i miliziani nazisti del battaglione Azov, con i quali è prevista una “resa dei conti” attesa da anni, ma anche consiglieri militari e “mercenari” dei paesi Nato la cattura sarebbe motivo di serio imbarazzo per molti governi occidentali.

La Nato stoppa bruscamente ogni ipotesi di negoziato

La Nato ha sbarrato unilateralmente la strada all’apertura negoziale avanzata dal presidente ucraino Zelenski. In una intervista al quotidiano tedesco Die Welt il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha affermato che “l’Ucraina deve vincere questa guerra perché difende il suo territorio. I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo inoltre sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale”. Stoltemberg ritiene che la guerra della Russia contro l’Ucraina non finirà presto, ma che l’Ucraina la vincerà con l’aiuto dell’Alleanza Atlantica “anche se ci vorranno mesi o anni” per battere Putin. E rimarca la volontà di “fare tutto il possibile” perché il conflitto non si espanda.

Il fronte militare

L’aeroporto di Odessa e una fabbrica sono stati oggetto di un nuovo bombardamento con missili da russi e le autorità locali hanno annunciato il coprifuoco per lunedì 9 maggio, giorno della celebrazione della vittoria nella seconda guerra mondiale.

Nella regione di Luhansk si starebbero intensificando gli scontri a Popasna che sarebbe per la maggior parte sotto il controllo dei militari russi. Il governatore regionale ucraino, Serhiy Gaidai, ha ammesso questa mattina che le forze armate dell’Ucraina si sono ritirate dall’area di Popasna.

Bombardamenti da droni sulla Transinistria

Si segnalano bombardamenti in Transnistria. Quattro esplosioni sono avvenute venerdi sera in Transnistria, regione separatista filorussa nell’area orientale della Moldova, nei pressi del confine con l’Ucraina. A provocare le esplosioni sarebbero stati degli ordigni sganciati da un drone probabilmente arrivato dall’Ucraina.“Quattro esplosioni si sono verificate vicino al villaggio di Voronkovo, distretto di Rybnitsa, nell’area dell’ex aeroporto. La sera del 6 maggio, intorno alle 21:40 (le 20:40 in Italia), i primi due ordigni esplosivi sarebbero stati sganciati da un drone. Un’ora dopo è avvenuto un attacco analogo”, si legge in una nota pubblicata sul canale Telegram del ministero dell’Interno. Il rischio di un alargamento del conflitto si va palesando.

I fondi Usa per le armi all’Ucraina si “esauriscono” velocemente

Dagli Usa arriveranno aiuti militari all’Ucraina per altri 150 milioni di dollari. Si tratta soprattutto di munizioni per l’artiglieria e di radar, ma i fondi destinati alle armi per Kiev sono già praticamente finiti, ha detto Biden. E’ evidente che la distruzione di molti rifornimenti militari stranieri da parte dei russi sta creando problemi. “Il Congresso deve rapidamente sbloccare il pacchetto richiesto per rafforzare l’Ucraina sul campo di battaglia e sul tavolo del negoziato”, ha chiesto il presidente americano  riferendosi al pacchetto da 33 miliardi di dollari proposto al Parlamento Usa.

 

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