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Guerra in Ucraina/54. Si ferma il gas in transito dall’Ucraina. Si combatte in molte città. Dentro l’Azovstal non ci sono più civili

Il gas dall’Ucraina comincia a bloccarsi

Da oggi i flussi di gas russo verso l’Europa attraverso uno dei due punti di ingresso chiave in Ucraina si fermeranno. Lo riferisce il gestore della rete di gas naturale ucraino, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Secondo Gazprom non è tecnologicamente possibile trasferire i flussi di gas all’Ucraina verso un nuovo punto di ingresso, come proponeva l’operatore del sistema del gas ucraino Gtsou

Quasi un terzo del gas che dalla Russia attraversa l’Ucraina per poi giungere in Europa passa attraverso la stazione di compressione di Novopskov sul gasdotto Soyuz, che arriva in Ucraina nel punto di ingresso di Sokhranivka al confine con la Russia. L’operatore ucraino Gtsou ha dichiarato che passano attraverso il compressore fino a 32,6 milioni di metri cubi al giorno. Per l’operatore la ‘forza maggiore’ è stata causata dall’occupazione russa della stazione di compressione che ha portato a dei cambi nelle operazioni, incluso il ritiro non autorizzato di gas dal flusso di transito. Quelli che passano a Sokhranivka sono i flussi di gas russo diretti verso l’Europa.

Il fronte militare

Zelensky, in un discorso televisivo ha rilanciato la notizia che le forze ucraine avrebbero ripreso il controllo della zona di Kharkiv mentre l’esercito russo rivendica di aver ripreso il controllo di villaggi a Nord e Nord-Est di Kharkiv, piu’ precisamente i villaggi di Cherkaski Tyshky, Ruski Tyshki, Borshchova e Slobozhanske. Mancano conferme su entrambe le versioni. Le forze armate russe stanno bombardando le regioni di Chernihiv a Nord e Sumy a Nord-Est quotidianamente e ripetutamente per tutto il giorno. Lo ha riferito il portavoce del Servizio delle guardie di frontiera ucraine Andriy Demchenko citato da Interfax Ukraine.

Nel Donetsk, le truppe russe stanno concentrando i loro principali sforzi sulla prosecuzione dell’offensiva per prendere il pieno controllo della città di Rubizhne e conquistare gli insediamenti di Lyman e Severodonetsk. Inoltre l’esercito russo prosegue gli assalti alle aree di Lyman, Severodonetsk, Bakhmut, Avdiivka e Kurakhiv con il supporto di unità di artiglieria.

A Mariupol “Non ci sono più civili nella Azovstal”, a dichiararlo in una conversazione telefonica con Sky News è stato il tenente Ilya Samoylenko del reggimento Azov, che si trova nell’impianto aggiungendo che: “Il numero di soldati feriti e morti è molto alto e queste persone meritano le dovute cure”. Samoilenko ha notato che coloro che si trovano nell’impianto hanno risorse estremamente limitate, e loro stessi credono che “ogni giorno può essere l’ultimo”.

La guerra in Ucraina è entrata in una fase di stallo nella quale “non sta vincendo nessuno” e il presidente russo, Vladimir Putin, si sta preparando a un lungo conflitto, per il quale “probabilmente” imporrà la legge marziale in Russia. E’ questa la valutazione di Avril Haines, la direttrice della National Intelligence statunitense, presentata in un’audizione alla commissione Difesa del Senato Usa. La Haines ha affermato che il Cremlino non intende limitarsi all’occupazione del Donbass ma intende arrivare fino alla Transnistria costruendo un corridoio di terra che passerebbe per Odessa e priverebbe l’Ucraina di tutta la sua costa sul Mar Nero.

Il Congresso Usa ha intanto dato un primo via libera a un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina per la cifra di 40 miliardi di dollari, superiore a quella precedentemente richiesta  dall’amministrazione. Ora sarà il turno del Senato, prima di arrivare alla promulgazione della legge da parte di Joe Biden.

Il fronte dei negoziati

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che i contatti tra Russia e Ucraina sul piano dei negoziati procedono ma non ha aggiunto molto di più. “I contatti sono in corso”, ha detto a Radio Sputnik citata dall’agenzia russa Tass. La Zakharova ha anche commentato le affermazioni delle autorità statunitensi secondo cui Washington non vede un “percorso negoziale praticabile” per risolvere il conflitto ucraino. “Penso che vengano fatte molte dichiarazioni, anche sotto l’influenza del cambiamento in corso nell’attuale composizione dell’amministrazione statunitense”, ha sostenuto la portavoce.

 

 

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1 Commento


  • Pietro

    Odessa è fondamentale prenderla ad ogni costo.
    Fatto ciò,chiudete subito i corridoi di rifornimento
    Bellico in Ucraina.
    Il tempo è un alleato degli ucraini e costa caro
    Permettere loro di ricevere oltre….date il tempo di
    essere istruiti alla tecnologia di materiali sofisticati
    Per il loro impiego.

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