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Inaccettabile persecuzione politica dei rifugiati italiani

Mentre la Francia, fin dagli anni ’80, aveva concesso asilo a questi dieci rifugiati italiani – a condizione di lasciare la clandestinità, abbandonare la lotta armata e integrarsi pacificamente nella società francese – il presidente Emmanuel Macron ha deciso, nel 2021, di rinnegare la parola data alla Francia dalla dottrina Mitterrand, mantenuta per quattro decenni, e di dare seguito alle richieste di estradizione dell’Italia.

La LDH (Ligue des droits de l’Homme) ha accolto con favore le decisioni, pronunciate il 29 giugno 2022 dalla sezione istruttoria della Corte d’Appello di Parigi, che rifiutano queste estradizioni sulla base del rispetto dei principi fondamentali del diritto sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Ciononostante, la Procura ha appena fatto ricorso alla Corte di Cassazione per contestare il rifiuto di estradare questi dieci italiani.

Questa decisione riflette un’inaccettabile persecuzione giudiziaria di persone che sono state pienamente integrate nella società francese per quattro decenni. Inoltre, si tratta di una procedura raramente utilizzata, motivata da considerazioni puramente politiche.

La LDH denuncia questa scandalosa ingerenza della politica nella giustizia francese e si augura che questo ultimo tentativo di mettere in discussione le decisioni giuste e coraggiose prese dalla camera istruttoria fallisca.

Parigi, 5 luglio 2021

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Conferenza stampa sui rifugiati italiani

11 luglio, ore 11.00.

Fin dagli anni Ottanta, la Francia aveva concesso asilo ai rifugiati italiani, a condizione che abbandonassero la lotta armata e si integrassero nella società francese.

Nel 2021, Emmanuel Macron si è rimangiato la parola data dalla Francia e ha accolto le richieste di estradizione dell’Italia.

Il 29 giugno 2022, la Camera istruttoria della Corte d’appello di Parigi ha rifiutato queste estradizioni sulla base del rispetto dei principi fondamentali del diritto.

Emmanuel Macron ha immediatamente preso posizione sulle dieci sentenze della Corte d’appello e la Procura ha presentato ricorso alla Corte suprema.

In quanto garante dell’indipendenza della giustizia, le dichiarazioni del Presidente della Repubblica sono scioccanti. In materia di estradizione, i ricorsi alla Corte Suprema sono molto rari. In questo caso, sono motivati esclusivamente da considerazioni politiche.

Questa decisione della Procura riflette un accanimento inammissibile contro persone integrate nella società francese da quarant’anni.

Lunedì 11 luglio 2022, alle ore 11, presso la sede di Actes Sud, 60-62 avenue de Saxe, Parigi 15ème, si terrà una conferenza stampa per denunciare questa scandalosa ingerenza dell’esecutivo e della politica nella giustizia francese.

Alla conferenza stampa parteciperanno Paul Brétecher (psichiatra), Jean-Paul Chagnollaud (professore di scienze politiche), Pierre Lemaître (scrittore), Éric Vuillard (scrittore) e saranno letti i messaggi di sostegno di Annie Ernaux (scrittrice) e Michèle Riot-Sarcey (storica).

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