I titoli accademici conferiti dai due prestigiosi atenei militari di Caracas al prof. Luciano Vasapollo, decano di economia all’Università La Sapienza di Roma, insieme alla vasta partecipazione di accademici e quadri del governo bolivariano, che hanno caratterizzato in questi giorni la visita in Venezuela dello studioso e militante politico, hanno costituito il preludio al decisivo incontro con il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, che ha ricevuto a Palazzo Miraflores Vasapollo e Rita Martufi, coordinatrice del Centro Studi Cestes del sindacato USB.
Un incontro molto cordiale, poi allargato anche alla prima combattente Cilia Flores e alla vice presidente e ministro dell’Economia Delcy Rodriguez. Accompagnava Vasapollo e Martufi il gesuita Numa Molina, docente di comunicazione e prete di strada molto conosciuto in Venezuela.
Agli accordi scientifici firmati da Vasapollo con le autorità accademiche di Caracas ha fatto seguito così un aporofondimento politico per ulteriori sviluppi nella cooperazione didattica e accademica tra la Scuola di Economia Antropologica che fa capo a Vasapollo (all’interno del Dipartimento di Studi Americani della Facoltà di Lettere della Sapienza) e il governo di Caracas a beneficio degli universitari dei due paesi.
Maduro ha auspicato che tale collaborazione possa diventare sempre più intensa, basata come è su un’analisi comune. E nel colloquio, infatti, sono stati presi in considerazione gli allarmi relativi alle cause e cinseguenze della guerra in Ucraina, ultimo atto di una crisi del modello unipolare incarnato dal ruolo esercitato dalla NATO come espressione degli interessi di Washington più che dei paesi membri.
La crisi energetica restituisce però centralità alla produzione petrolifera del Venezuela che sostiene le prospettive di uno sviluppo economico e sociale finora reso arduo dalle sanzioni criminali volute dagli USA.
* da Il Faro di Roma
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