Allora, qualche dettaglio sulla fantasmagorica storia del missile nucleare russo che però non aveva la testata.
In effetti, il 18 novembre la contraerea ucraina ha abbattuto un Kh-55, un missile impiegato (teoricamente, ovvio) come vettore per testate nucleari. La testata nucleare però non c’era né c’era qualsiasi altro tipo di testata, ma solo un blocco vuoto, cioè un simulatore che si usa durante l’addestramento. Ovviamente, e forse comprensibilmente, ci si è chiesto il motivo di questa ben strana configurazione. Le ipotesi proposte sono state:
1) È un test per vedere se riescono a colpire l’Ucraina con un missile a testata nucleare. Ora chiariamo una cosa: quando si legge “missile a testata nucleare” si pensa istintivamente a un ICBM, un missile balistico, di quelli alti come un palazzo. Ma il kh-55, di cui allego una foto, è un missile tipo cruise, che si lancia dai bombardieri strategici. E missili sull’Ucraina i bombardieri strategici russi ne hanno sganciati un bel po’ dall’inizio delle ostilità. Che bisogno avevano di lanciarne uno per prova?
2) Non è un test, ma un avvertimento. Avvertimento a chi, e di cosa? Non mi pare sia un mistero che la Russia possegga armi nucleari e sia in grado di lanciarle più o meno dove vuole. A che scopo lanciarne uno disattivato?
3) Hanno sbagliato. E già, quelli i russi bevono, si sa. Hanno sbagliato cosa, poi? Volevano veramente lanciare un missile a testata nucleare sull’Ucraina, così a caso? Mi sa di no.
4) “Hanno finito i missili e sono costretti a usare quelli nucleari senza testata“. Allora facciamo finta che la cosa sia vera, del resto è da metà marzo che le migliori menti del giornalismo mondiale ci dicono che la Russia sta per finire i missili.
Immaginiamo davvero che non ne abbiano più, di missili convenzionali, e debbano usare le scorte di cruise nucleari. Alla fine sempre missili sono: ma perché lanciarlo senza alcun tipo di testata? Le testate sono intercambiabili, si poteva usare una testata ad alto esplosivo, invece niente. Come mai.
E qui ancora ci soccorrono le migliori menti di cui sopra: “ovviamente hanno finito anche le testate convenzionali”. Quindi sparano, sostanzialmente, dei pali di metallo sperando che si piantino da qualche parte e facciano danno. Sì, mi sembra logico e lo pubblicherò sul mio giornale.
Come al solito, la verità è molto più semplice e banale. Il Kh-55 è un vecchio missile, entrato in servizio nel 1983. Dai primi anni ’90, con l’avvio dei programmi di de-escalation nucleare, la sua importanza è scemata notevolmente.
Siccome però è un buon vettore, fatto bene, i progettisti russi lo hanno utilizzato come base per una pletora di missili a testata convenzionale, con raggio ridotto e maggiore accuratezza: il Kh-55SD, il Kh-55SE, il Kh-55SM e l’ultimo nato, il Kh-101 (a testata convenzionale) e 102 (a testata termonucleare) che costa un milioncino di dollari a missile.
Il povero Kh-55 in configurazione base langue inutilizzato nei magazzini, e là si arrugginirà fino alla fine dei tempi perché, anche per i vettori nucleari, la Russia ne ha di più moderni.
E quindi?
E quindi lo hanno sparato, e non lui da solo, come decoy, per ingannare la contraerea ucraina e farle sprecare un S-300 mentre gli altri missili si dirigevano sul bersaglio. La contraerea non può sapere se quello che sta passando è un missile “vero” o un decoy. Questo è quanto.
Ma vuoi mettere, titolare che la Russia ha lanciato una testata nucleare, anche se senza testata?
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