Menu

“L’equilibrio dell’armonia”. Le idee di Josè Martì a servizio della pace nel mondo

Il traballante mondo nel quale viviamo necessita ora più che mai delle forze del bene. E’ urgente armonizzare le loro idee, unire le voci, chiudere le fila contro l’orrore e la follia.

Il pianeta soffre, e non lo ignora”. Il prof. Eduardo Torres-Cuevas, direttore dell’Ufficio per il “Programma Martí”, e il prof. Luciano Vasapollo, decano di Economia alla Sapienza di Roma e promotore del Capitolo italiano della Rete di Artisti e Intellettuali in difesa dell’umanità (Redh), hanno presentato all’Ambasciata di Cuba a Roma le linee di pensiero che saranno al centro della “V Conferenza Internazionale per l’Equilibrio del Mondo, Con tutti e per il bene di tutti, Dialogo di Civilizzazioni”, che si svolgerà a L’Avana dal 24 al 28 gennaio del 2023 promosso dal “Progetto José Martí di Solidarietà Internazionale” in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) e altre istituzioni mondiali.

 La conferenza sarà aperta a intellettuali, artisti, politici e attivisti, educatori, scrittori, giornalisti, attivisti sociali, dirigenti politici, sindacalisti e religiosi, membri di organizzazioni non governative scientifiche, femministe, contadine, ecologiste, e altre, mosse da principi di giustizia e di equità.

Vasapollo ha introdotto l’incontro, al quale hanno partecipato numerosi ragazzi dei movimenti OSA e Cambiare Rotta, oltre che docenti, giornalisti ed esponenti politici che partecipano alle attività del Capitolo Italiano della Rete di Artisti e Intellettuali in difesa dell’umanità, sottolineando il valore del concetto dell’”equilibrio” in un mondo ferito da guerre e ingiustizie, nel quale tuttavia l’esperienza di Cuba rappresenta un segno di speranza: 60 anni di un blocco economico criminale e genocida non sono riusciti a piegare un popolo che si è formato esattamente con le idee di Martì.

“L’equilibrio dell’armonia”, ha scandito Vasapollo ricordando la grande tolleranza della recente legge sul diritto di famiglia, validata a Cuba da un referendum ad ampia partecipazione, riconosce per tutti il “diritto all’amore”, ha spiegato l’economista. “Sappiamo ormai quanto il modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento dell’uomo e della natura sia insostenibile.

Stiamo vivendo una crisi di civilizzazione, segnata dalla crescita delle diseguaglianze e dalla mancanza di prospettive per gran parte dell’umanità, una situazione aggravata in modo drammatico dalla guerra in Ucraina, mentre vediamo crollare il modello finora vincente di un mondo unipolare, davanti alla prospettiva di un multipolarismo, che può realizzarsi e nei fatti compie passi avanti in Asia e America Latina attraverso i Brics.

Per questo – ha osservato – negli ideali della Rivoluzione Cubana, ralizzata da Fidel Castro ma ispirata da Josè Martì, si riconoscono tutti gli ultimi e gli sfruttati; i Sud del mondo che non vanno intesi come un’etichetta geografica, ma un termine con cui si indicano gramscianamente tutti i popoli subalterni”.

Secondo Vasapollo, “l’epopea della rivoluzione cubana ha una risonanza globale” e gli ideali di Martì possono illuminare il tema della transizione che impegna anche oggi “un popolo in lotta contro la fame e il sottosviluppo – termine comunque orrendo e eredità del regime neocoloniale sostenuto dagli Stati Uniti – ma anche contro le mire dell’imperialismo, attraversando il codardo assalto di Playa Giron e la crisi dei missili. Cuba ha resistito e continua a resistere a sessant’anni di blocco criminale dove Fidel e Raul hanno coinvolto il popolo, in un processo di mutuo insegnamento”.

Nel dibattito è intervenuto anche il direttore di FarodiRoma, Salvatore Izzo, che ha sottolineato il grande valore pedagogico che ha la figura di Josè Martì accostandola a grandi personalità italiane che hanno dato un’impronta fonamentale alla nostra cultura, come Maria Montessori, Aldo Capitini e i sacerdoti Lorenzo Milani e Primo Mazzolari.

La convocazione è stata presentata dall’ambasciatrice di Cuba, Mirta Granda Averhoff, che ha sottolineato il ruolo fondamentale degli intellettuali e dei giovani in questa battaglia di idee che le forze progressiste conducono a livello globale. “Il primo di questi Forum mondiali, animati da un pensiero progressista e multi disciplinare di marcato umanesimo, svolto nel 2003 quando si compivano 150 anni dalla nascita del nostro Martí, fu chiuso da Fidel, che in quell’occasione affermò che per i cubani martì si identifica con l’idea del bene.

Con un’agenda che comprende i più acuti problemi che oggi deve affrontare l’umanità, analizzati nel suo tempo da questo cubano che parla una lingua universale e vuole un mondo davvero migliore, la V Conferenza si svolgerà quando si compiono 170 anni dalla nascita di un uomo il cui pensiero espresse il sogno di ‘creare una società internazionale, mondiale, basata nell’amore, nella pace, in un concetto di ampia civiltà e nella pluralità’”, ha sottolineato Torres-Cuevas, precisando che “le Conferenze Internazionali per l’equilibrio del mondo sono diventate importanti spazi accademici in cui centinaia di professori, attivisti sociali e intellettuali di tutte le latitudini del pianeta si incontrano ogni tre anni per riflettere sui principali problemi contemporanei”.

In questa occasione – ha concluso Torres-Cueva – l’incontro mondiale coinciderà con il 170° anniversario della nascita di José Martí, Apostolo dell’Indipendenza di Cuba e pensatore universale. Vogliamo trasformare questo forum di pensiero plurale e multidisciplinare in uno scenario che contribuisca a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale per creare consapevolezza contro i mali che oggi affliggono l’Umanità e mettono a rischio l’esistenza stessa della nostra specie”.

* da Il FarodiRoma

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *