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E’ morto il compagno Josè Maria Sison, un rivoluzionario

E’ morto José Maria Sison, storico dirigente del Partito Comunista delle Filippine e dell’ILPS (International League of Peoples Struggle).
Nato nel 1939, Sison negli anni ’60 partecipa attivamente alla lotta contro il revisionismo moderno affermatosi nel vecchio Partito Comunista delle Filippine, raccogliendo l’impulso dato da Mao Tse Tung e dalla Rivoluzione culturale proletaria.
Nel 1965 nelle Filippine viene insediata la dittatura di Marcos, con il sostegno degli imperialisti USA.
Sison è alla testa della lotta per ricostruire un vero Partito Comunista, giungendo alla sua fondazione il 26 dicembre 1968. Tre mesi dopo nasce l’embrione dell’esercito popolare, il New People’s Army (NPA).
Nel 1973 è la volta del Fronte democratico nazionale.
Sono questi i tre strumenti (partito, fronte, esercito popolare) con cui la guerra popolare rivoluzionaria viene condotta nelle Filippine dal Partito, contro l’imperialismo, i residui feudali, per il socialismo.
Nel 1977 Sison è fatto prigioniero.
Negli anni ’80 il movimento rivoluzionario, iniziato venti anni prima con 80 membri del Partito e 60 combattenti, copre 26 fronti di guerriglia in 40 province. È una delle principali forze a lottare contro la dittatura.
Nel 1986 il regime di Marcos viene abbattuto e Sison è ritornato in libertà. Nel 1988 ha ottenuto asilo politico in Olanda. Nel 2002 viene inserito dal Dipartimento di Stato USA nella lista dei terroristi. Diversi sono stati i tentativi di estradizione, tutti falliti grazie a campagne internazionali di solidarietà.
Sul piano teorico Sison e ha sostenuto la necessità del marxismo-leninismo-maoismo come base teorica per la ricostruzione di partiti comunisti all’altezza dei compiti, individuando appunto nel maoismo un ulteriore sviluppo della scienza comunista basato sull’esperienza accumulata con la rivoluzione cinese, con la lotta contro il revisionismo moderno, con l’esperienza della costruzione del socialismo in URSS e Cina.
Sison negli ultimi anni continuava a presiedere l’ILPS ed era parte della commissione del Fronte Democratico Nazionale incaricato di condurre le trattative con il governo Duterte.

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