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“Danni collaterali” è un insulto ai morti di Gaza

Il più rinomato poeta palestinese Mahmoud Darwish una volta descrisse (1) Gaza come un posto di “bambini senza infanzia, anziani senza età anziana”.
Quelle parole risuonavano nella mia mente durante l’Operazione Piombo Fuso, un grande attacco israeliano a fine del 2008 e inizio 2009. Come molti altri a Gaza, mi aspettavo di essere ucciso allora.
Stavo lavorando come giornalista. Dal momento che assistevo alla pioggia di bombe intorno a me, pensavo che presto sarei diventato un “danno collaterale” – per usare l’insensibile frase dei militari occidentali.

Ci sarebbero stati altri attacchi dopo Piombo Fuso
Il successivo arrivò a novembre 2012. A quel tempo, lavoravo come “fissatore” (2) per Al Jazeera inglese.
Quando gli aerei israeliani bombardarono (3) i dintorni di al-Jawazat a Gaza City, le finestre dell’ufficio di Al Jazeera e quelle di altre organizzazioni di media andarono in frantumi. Molti dei miei colleghi furono feriti.
Lo stesso edificio sarebbe stato completamente distrutto (4) da Israele due anni fa.  La distruzione fu trasmessa in diretta televisiva.
Chiunque avesse anche solo una conoscenza elementare del diritto internazionale sapeva che la distruzione era un crimine di guerra. Per Israele, era solo un danno collaterale.
L’attacco israeliano più lungo venne nel 2014. Durante quella estate, Gaza fu bombardata per sette settimane consecutive.
Facevo parte di un gruppo chiamato Beats for Gaza (5). Facemmo del nostro meglio per raggiungere le case di persone che avevano bisogno di forniture di base.
Vivevo nella costante paura di sentire che qualcuno del nostro gruppo era stato ucciso.
Miracolosamente, sopravvivemmo tutti anche se alcune delle case dei volontari furono danneggiate. L’attacco ebbe un forte effetto sulla salute mentale di alcuni membri del nostro gruppo.
Altri ebbero di peggio. Circa 140 famiglie furono spazzate via o persero diversi membri (6) durante l’attacco.

Altri danni collaterali
Martedì scorso Israele ha iniziato un altro attacco a Gaza.
L’operazione, secondo gli apologeti di Israele, mirava (7) alla Jihad islamica.
Quando è stato riferito che civili erano stati uccisi nelle fasi iniziali dell’attacco, un portavoce militare israeliano ha detto (8), “Siamo consapevoli di alcuni collaterali ed impareremo di più col procedere della giornata.”

Convivere con le conseguenze
I palestinesi hanno visto le loro famiglie e i loro amici uccisi e le loro case e i loro sogni distrutti da Israele più e più volte. Tutti i palestinesi possono parlarvi delle perdite che hanno subìto nella propria vita.
Per il regime israeliano di apartheid, queste perdite sono solo danni collaterali.
Da quando è stato istituito nel 1948, lo Stato d’Israele non ha mai cessato di infliggere danni collaterali né anche solo ridotto la quantità che ne infligge.
Israele non ha mai smesso di costruire ed espandere colonie nella Cisgiordania occupata, inclusa Gerusalemme Est. Non ha mai tolto l’assedio completo imposto a Gaza nel 2007.
Non ha mai smesso di violare diritti umani e diritto internazionale. Nonostante tutta la morte e la distruzione che ha causato, Israele non ha mai cambiato le proprie politiche.
Mentre Israele liquida i suoi crimini come danni collaterali, i palestinesi vivono con le loro conseguenze. In grandissimi numeri subiscono ferite e disabilità a causa delle tattiche militari israeliane.

La popolazione di Gaza paga il prezzo più alto di tutti. L’aggravarsi della povertà e della disoccupazione derivante dall’assedio non dovrebbe essere liquidato come danno collaterale.
Eppure l’assedio di Gaza e la più ampia oppressione dei palestinesi continuano, consentiti dalla “comunità internazionale” e, in particolare, da Stati Uniti e Unione Europea. Fornendo (8) direttamente armi a Israele – e comprando (9) da Israele armi- essi si fanno beffe dei diritti umani e di altri valori che si suppone sostengano.
Anche quando afferma di essere allarmata per il “numero eccessivo” di vittime palestinesi, il massimo che la “comunità internazionale” fa è pubblicare un rapporto (10). Un rapporto che può essere presto archiviato e ignorato.
Israele ha ucciso circa 4.800 persone a Gaza dal dicembre 2008. Centinaia di vittime erano bambini.
Quando guardiamo al di là dei numeri, vediamo bambini, giovani, padri, madri, famiglie. Vediamo studenti, infermieri, insegnanti ed altro ancora.
Tutte queste persone sono state chiamate danni collaterali. Questo è un insulto a tutte le belle persone che sono state uccise.
E’ un insulto, anche, alla lotta palestinese per la liberazione e la giustizia.

Degno di amore
Quante persone devono essere uccise e quante case devono essere ridotte in macerie prima che il blocco di Gaza sia tolto? Quando al mio popolo sarà permesso di capire il significato di una vita non-militarizzata?
Oltre ai maggiori attacchi di Israele a Gaza, ce ne sono stati diversi più brevi.
Nel novembre 2019, Israele compì l’omicidio mirato (11) di Baha Abu al-Ata, un comandante della Jihad islamica.
Sua moglie Asma era fra i 34 Palestinesi uccisi (12) in quel periodo. Otto dei morti erano bambini.
L’attacco del 2019 potrebbe essere stato relativamente breve, ma fu egualmente terrificante. Io ero estremamente preoccupato (13) per mia nipote, che all’epoca aveva solo un anno.
Ad agosto lo scorso anno, Israele colpì Gaza di nuovo.
Almeno 22 civili palestinesi furono uccisi (14), inclusi 7 donne e 17 bambini. Anche se alcune morti furono causate da razzi di gruppi della resistenza palestinese caduti prima del bersaglio, Israele dev’essere considerato pienamente responsabile dell’attacco e dei suoi risultati.
I danni collaterali contro i palestinesi sono trattati come qualcosa di normale dai media occidentali.
I media adottano parole israeliane – ed in particolare la terminologia dell’esercito israeliano- per descriverci. Questo deve finire.
La Russia è stata sanzionata (15) e boicottata (16) per la sua invasione dell’Ucraina. Eppure non c’è alcuna azione simile contro Israele.
I palestinesi resistono da soli all’apartheid e alla colonizzazione israeliane.
Sono sollevato che i miei genitori, mio fratello, mia cognata, mia nipote (che ora ha 4 anni) ed i miei amici a Gaza non siano tra gli ultimi danni collaterali.
Ci sono andati vicino nel recente passato. La casa della nostra famiglia è stata danneggiata dal bombardamento israeliano di Gaza nel 2021.
Ancora ho paura per loro. Una volta che l’ultimo atto di aggressione israeliana finisce, è inevitabile che un altro avrà luogo presto.
Mahmoud Darwish chiamò Gaza “la più bella, la più pura e ricca tra noi e quella più degna di amore.”
I palestinesi meritano di essere trattati come esseri umani, con gli stessi diritti di tutti gli altri. Quando saranno considerati degni dell’amore del mondo?

*Majed Abusalama è uno scrittore, attivista e ricercatore. Twitter: @MajedAbusalama

https://mondoweiss.net/2012/11/mahmoud-darwish-silence-for-gaza/
N d T: nel giornalismo, un fixer è una persona del posto che aiuta un giornalista straniero, nell’organizzare ed interpretare interviste, traduzioni di documenti, offrendogli la propria conoscenza diretta del paese e della comunità, presso la quale gli fa da mediatore o ambasciatore culturale.
https://twitter.com/jackyaljaz/status/1393624824409378819
https://electronicintifada.net/content/video-israels-war-journalists/33251
https://www.facebook.com/BeatsForGaza/
https://electronicintifada.net/content/photos-gazas-shattered-families/14197
https://electronicintifada.net/blogs/michael-f-brown/ben-gvir-calls-shots
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/5/9/israel-palestine-live-news-12-killed-in-latest-air-raids-on-gaza
https://electronicintifada.net/content/children-bear-brunt-israel-targets-gaza-homes/37711
https://electronicintifada.net/blogs/david-cronin/has-israel-benefited-war-europe
https://press.un.org/en/2014/gaspd574.doc.htm
https://electronicintifada.net/blogs/michael-f-brown/media-use-targeted-killing-whitewashes-israeli-attacks
https://electronicintifada.net/blogs/maureen-clare-murphy/no-justifying-israels-bloodshed-gaza
https://www.aljazeera.com/opinions/2019/11/15/i-fear-for-gazas-children
https://electronicintifada.net/blogs/david-cronin/shunning-russia-eu-snuggles-israels-killer-cops
https://electronicintifada.net/blogs/tamara-nassar/boycotting-russia-compulsory-while-boycotting-israel-punished
Majed Abusalama The Electronic Intifada 12 May 2023
traduzione di Flavia Lepre
* Tra l’alba del 9 maggio e la sera del 13 Gaza ha subìto un nuovo sanguinoso bombardamento israeliano, a cui ha risposto con una certa efficacia di fuoco, prima della tregua mediata dall’Egitto, sono morti 33 palestinesi, di cui almeno 13 civili, e 2 israeliani. (NdT)

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2 Commenti


  • Leonardo Ruvolo

    Non mi risulta che esistesse un popolo palestinese ai tempi antichi. Molti dei popoli antichi di quei tempi sono scomparsi, ad esempio i “sumeri”. Gli ebrei sono uno dei pochi popoli antichi che non sono scomparsi. Da Abramo non sono venuti fuori solo gli ebrei (via Isacco e Giacobbe) ma anche gli arabi (via Ismaele). Jaweh scelse gli ebrei come suo popolo e fece un patto con Abramo e dopo con Mosè. La Palestina ha iniziato ad esistere dopo il 300 d.C. in seguito ad un decreto dell’imperatore romano Adriano. Siccome gli ebrei non hanno rispettato l’accordo tra Jaweh ed Abramo sono stati puniti. Ma già il re Davide aveva conquistato Gerusalemme e la aveva fatta capitale del suo regno. La punizione inflitta da Jaweh agli ebrei doveva durare 420 anni (vedi Ezechiele), ma fu aumentata di 7 volte perchè gli ebrei non ubbidirono a Jaweh e solo circa il 10% ritornarono a Gerusalemme da Babilonia..La diaspora doveva durare ben 2520 anni. E così è stato. I 2520 anni sono passati il 18 maggio 1948. Israele è nata in un solo giorno come predetto dai profeti. Da questo momento si incomincia a parlare dei “palestinesi” e della nakba. Io non capisco perchè i “palestinesi” allora non accettarono la formazione di due stati e gli arabi preferirono attaccare (6 o 7 stati) Israele! Sì, volevano distruggerlo! Ma un profeta disse più o meno ” i vostri nemici, più numerosi e meglio armati di voi, davanti a voi scapperanno!” e così è stato. Nel 1948 la Giordania non liberò la “Palestina” ma occupò la “Cisgiordania”. Anche voi non parlate di “Palestina” ma di “Cisgiordania”,.
    Nel 1967 e nel 1973 gli arabi hanno cercato di battere gli ebrei, ma non hanno tenuto conto che un profeta disse più o meno “e nessuno vi caccerà più dalla terra promessa”. Fino ad oggi quello che disse il profeta ha valore. Non si può, comunque vedere solo le distruzioni di case a Gaza ed i problemi di Gaza. Certo, se da Gaza vengono sparati oltre mille missili verso Israele, non si può pensare che gli israeliani battano la mani e dicano “di più, di più”. E’ naturale che Israele reagisca bombardando Gaza! Solo che, mentre da Gaza vengono sparati missili con l’intenzione di fare il numero più grosso di vittime, i piloti israeliani cercano di colpire edifici e di evitare vittime civili!
    Un saluto
    Leonardo Ruvolo


    • Redazione Roma

      I fatti storici smentiscono la sua tesi decisamente metafisica (i profeti lasciamoli alle leggende). I fatti attuali smentiscono i suoi dati: dopo ogni scambio di colpi tra i palestinesi di Gaza e gli israeliani il conto delle vittime è sistematicamente asimmetrico. I palestinesi uccisi sono enormemente di più dei cittadini israeliani uccisi. Se ci mettiamo su questo terreno le sue tesi ne escono decisamente “ammaccate”.

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