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Attacchi dall’Ucraina sul distretto russo di Belgorod

Ci sono stati diversi attacchi di droni che hanno colpito delle abitazioni e un edificio amministrativo nella regione russa di Belgorod nella notte di lunedì, a seguito di un’incursione di combattenti armati provenienti dall’Ucraina: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov.

Ieri sera Gladkov ha affermato che i droni hanno attaccato la città di Grayvoron e il villaggio di Borisovka. Qui alcuni, quadricotteri hanno lanciato due volte ordigni esplosivi su un edificio amministrativo, nessuno è rimasto ferito, ma il tetto dell’edificio è stato danneggiato. A Grayvoron, due case private hanno preso fuoco durante un simile attacco e non ci sono state vittime. Un altro drone ha sganciato una bomba nel quartiere Borisovsky, dove è stato danneggiato il tetto di un’abitazione privata.

Alla vigilia della mattinata, la città di Grayvoron e i villaggi vicini sono stati sottoposti a colpi di mortaio provenienti dall’Ucraina è un gruppo di sabotatori è penetrato nel territorio del distretto. Otto persone sono rimaste ferite, ma non ci sono stati morti.

Nella regione di Belgorod le forze di sicurezza russe proseguono le attività volte a neutralizzare il gruppo di sabotaggio penetrato dall’Ucraina nel territorio russo. Gladkov ha chiesto ai residenti che hanno lasciato ieri la città di Grajvoron di evitare di rientrare data la situazione attualmente in corso per motivi di sicurezza. Inoltre, Gladkov ha riferito che una donna di 82 anni è morta nel corso dell’evacuazione, la causa della morte rimane ancora da chiarire. Secondo le ultime informazioni, nei villaggi attaccati dai sabotatori, potrebbero esserci due civili feriti.

I servizi di intelligence britannici hanno affermato nel loro bollettino quotidiano che la Russia sta affrontando una minaccia alla sicurezza multiforme sempre più grave nelle sue regioni di confine: la perdita di aerei da combattimento, attacchi con ordigni esplosivi improvvisati sulle linee ferroviarie e ora azioni di guerriglia diretta.”La Russia quasi certamente utilizzerà questi incidenti per sostenere la versione ufficiale secondo cui è una vittima della guerra”, ha affermato il ministero della Difesa britannico.

L’agenzia russa Tass riporta quanto affermato dal portavoce del Cremlino, Pskov, secondo cui l’obiettivo dell’attacco di sabotaggio è “distogliere l’attenzione dall’area di Bakhmut e ridurre al minimo l’effetto politico della perdita di Artyomovsk da parte ucraina”. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato nella notte del 21 maggio che la città nel Donbass era stata completamente liberata.

Il giornale Ukrain Pravda riporta invece la versione di Kiev su quanto accaduto a Belgorod.  Andriy Yusov, portavoce della Direzione dell’intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina, ha affermato che il 22 maggio, nella regione di Belgorod della Federazione Russa, il Corpo dei volontari russi e la Legione della libertà della Russia hanno lanciato un’operazione per creare un “zona di sicurezza”  per proteggere i civili ucraini – e che i membri del commando sarebbero russi. Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, ha assicurato che l’Ucraina non è direttamente collegata agli attacchi nella regione russa di Belgorod.

Dalle notizie fin qui disponibili appare evidente che gli incursori non sono in grado di mantenere le proprie posizioni sul territorio russo, né risulta che siano intervenute a sostegno.

Lo scopo, appare quello di deviare l’attenzione politica e psicologica dalla caduta Artëmovsk-Bahmut e occupare interamente lo spazio mediatico in occidente. Ma, come sottolinea Francesco Dall’Aglio, ha anche un trplice obiettivo: da un lato gettare discredito sulle forze armate russe che non sono capaci di difendere il territorio, dall’altro obbligare l’esercito russo a stornare truppe che sarebbero più utili altrove e infine, e direi soprattutto, cercare di forzare la mano al governo russo e indurlo a reazioni sproporzionate.

 

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3 Commenti


  • Mauro

    Sono solo punture di zanzare disperate sull’Orso svegliatosi dal letargo…


  • Sergio

    con tutte le armi che l’Ucraina ha incamerato, e che i nazi posseggono, non mi meraviglierei di attacchi terroristici sul suolo russo, vedremo…


  • Mario

    Un ottimo articolo che cerca la mediazione tra la velocità delle notizie e l’andamento strategico del conflitto.
    Tralasciando le opinioni personali (leggo, sostengo e condivido Contropiano, ma qui c’entra poco…), colpisce la velocità, l’emotività e la quantità di informazioni provenienti da questa guerra. Mai come prima i giornali continuano ad avere pagine di “diretta” sul conflitto, mai come prima questa guerra viene raccontata quasi in tempo reale.
    Mai come prima appare una narrazione completamente traslata della realtà e una identificazione tra propaganda e racconto sui media mainstream: tutti, dico tutti (mi piacerebbe poter dire che Contropiano e la controinformazione siano mainstream ma dobbiamo ammettere che non è così..) schierati sulla linea Putin pazzo aggressore che al risveglio un mattino ha deciso di aggredire un pacifico stato confinante (…di lettori di Kant, peraltro). Pochi timidi tentativi (il fatto quotidiano ? se poi ci sono altri esempi chiedo scusa e accetto suggerimenti) di raccontare una versione diversa, in barba al “sentire” degli italiani che i sondaggi descrivono lontani dalla guerra e dalle politiche dei governanti rispetto alla guerra.
    Ci saranno le elezioni europee a giugno, e il fronte della pace dovrebbe essere davvero l’obbiettivo primario: non siamo di fronte alla vittoria/sconfitta, siamo di fronte al rischio reale di apocalisse nucleare, di fronte a cui ha davvero poco senso pensare di conservare orti e cortili. Io davvero non esiterei ad aprire un fronte larghissimo (fasci esclusi. ovvio) di contrari alla guerra, che abbiano almeno le palle di opporsi a madame albrecht e al suo progetto di ucraina come serbatoio di morti di fame da far lavorare per una pagnotta.
    Occorrerà trovare risposte convincenti (…contano i confini o l’autodeterminazione dei popoli del donbass? se smettiamo di dare le armi e gli ucraini perdono vuol dire che il più forte si fa giustizia da solo?…tanto per citare quello che si sente sui talk show). In ogni caso grazie per lo sforzo di raccontare con gli strumenti che dovrebbero essere quelli di ogni compagno il mondo che ci circonda.

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