Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha ricevuto al Palacio de Miraflores, sede del governo, nella capitale Caracas, il suo omologo iraniano Seyed Ebrahim Raisi, che ha compiuto una visita ufficiale nel paese bolivariano in occasione del suo tour in America Latina.
All’incontro sono state poi ammesse le delegazioni di entrambi i governi. Con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra le due nazioni sono stati discussi 25 accordi tra i due paesi in vari settori economici e scientifici, che comprendono: comunicazione, tecnologia, agricoltura, trasporti, aviazione, marittima, cultura, istruzione, sanità e altri.
Nelle parole del presidente del Venezuela, “questa visita segna una nuova pietra miliare in una relazione che si è costruita dalla solidarietà, dalla fratellanza e dalla cooperazione di due popoli, due rivoluzioni, due paesi che siamo nati per essere fratelli: la Repubblica islamica dell’Iran e la Repubblica bolivariana di Venezuela”, ha sottolineato il capo di Stato venezuelano.
Da parte sua il presidente iraniano ha dichiarato che la volontà dei due paesi si basa sullo sviluppo della cooperazione bilaterale, ribadendo che “oggi Iran e Venezuela sono determinati ad aumentare e approfondire la cooperazione bilaterale in settori quali economici, commerciali, energetici, culturali, scienza e tecnologia.”
Seyed Ebrahim Raisi, prima dell’incontro con il suo omologo, accompagnato da alti comandi del paese, ha reso omaggio al Libertador Simon Bolivar nel Pantheon Nazionale.
Iran e Venezuela hanno entrambi avviato le procedure per aderire ai BRICS, il gruppo di economie emergenti che comprende Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, “paesi a favore dell’istituzione di un ordine mondiale multipolare, veramente democratico, basato sui principi di uguaglianza, giustizia e rispetto reciproco e di un commercio e una finanza liberi da barriere, dalle restrizioni e dalle sanzioni di natura politica”, ha spiegato il consigliere del presidente russo, Yuri Ushakov, riportando l’entusiasmo del Cremlino per un allargamento dell’alleanza che, però, “deve essere affrontato con molta attenzione”.
“Siamo uniti nel rifiutare il concetto di ordine portato avanti dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”, aveva dichiarato il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, incontrando l’omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, dopo un incontro bilaterale. “Un principio che è stato concepito per garantire il dominio totale ed eterno di Washington e dei suoi alleati”, a cui vogliono porre fine creando un modello alternativo.
* Fonte: TS
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