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Libia, Tregua dopo gli scontri tra due milizie a Tripoli. 55 morti e 146 feriti

Pare essersi placata l’ennesima ondata di scontri tra diverse milizie avvenuti tra il 14 e il 15 agosto a Tripoli. Gli scontri armati erano iniziati a seguito al fermo di Mahmoud Hamza, comandante della milizia conosciuta come Brigata 444, da parte di unità della sicurezza affiliate alla forza di deterrenza Rada. Gli scontri hanno provocato 55 morti e 146 feriti, secondo gli ultimi dati disponibili e sono proseguiti fino alla liberazione del capo della Brigata 444.

La decisione di porre fine agli scontri e di liberare Hamza, che nei giorni scorsi era stato consegnato ad una milizia neutrale, è stata presa dopo una riunione ieri sera a Tripoli dei principali capi delle milizie

Hamza è stato liberato dopo un accordo tra le due milizie che ha portato a una pausa nei combattimenti. The Libya Observer scrive su Twitter che il comandante “è stato consegnato alla Stability Support Agency in qualità di forza neutrale”. La speranza degli osservatori è che questo gesto possa tranquillizzare gli animi e riportare un clima di relativa normalità nella parte orientale della capitale, fino a poche ore fa ancora interessata da scontri armati.

Il ministero della sanità libico aveva esortato le parti in conflitto a permettere alle ambulanze e alle squadre di emergenza di entrare nelle aree colpite, principalmente nel sud della città, e a inviare sangue agli ospedali vicini mentre i voli in arrivo a Tripoli sono stati dirottati verso la vicina città di Misurata.

La durezza e la vastità degli scontri armati sono la conferma della totale instabilità della situazione a Tripoli dove è in carico un governo riconosciuto come legittimo dalla cosiddetta comunità internazionale ma del tutto impossibilitato ad esercitare il controllo del paese diviso tra un governo a Tobruk ed uno a Tripoli.

 

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