“Ho letto del timore che in Libia possano essere inviati consiglieri militari. Non saranno consiglieri militari, ma istruttori” ha dichiarato oggi il ministro della Difesa La Russa interpellato dai giornalisti in Campidoglio dove ha partecipato insieme al sindaco di Roma Alemanno, alle celebrazioni per il Natale di Roma. “Lo ripeto, le persone inviate in Libia non hanno nulla a che vedere con il ruolo di consiglieri – ha aggiunto – Sono semplicemente degli istruttori militari, cioè persone che danno nozioni di come un soldato deve muoversi, deve usare gli strumenti che sono a sua disposizione, nè più nè meno” . Le voci che circolano parlano della possibilità dell’ invio di carabinieri sul territorio libico in mano ai ribelli del CNT. Ma anche su questo il ministro della Difesa è riuscito a farfugliare sostenendo che non è necessario che siano carabinieri perchè “loro addestrano soprattutto persone che hanno un doppio ruolo, militare e di polizia. Qui non si tratta di addestrare gente con compiti di polizia, ma militari”. Dopo la “protezione dei civili” realizzata attraverso il bombardamento dei civili, adesso avremo a che fare con un altro mantra, quello degli istruttori che istruiscono alla guerra ma senza dare consigli. Come dire, in poche parole tutte le contraddizioni di una guerra sporca.
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