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Palestina/7. Israele bombarda il Sud di Gaza. Un ostaggio compare in video. Scontri al confine tra Libano e Israele

Nuovi raid israeliani hanno bombardato nella notte il sud della Striscia di Gaza, a ridosso di Khan Yunis e del valico di Rafah ossia, la zona verso cui gli stessi israeliani hanno spinto all’evacuazione la popolazione palestinese dal nord della Striscia. I primi dati parlano di 49 morti e di decine di feriti tra i palestinesi.

Più di 600 mila persone hanno evacuato l’area di Gaza City in seguito agli avvertimenti lanciati venerdì dall’esercito israeliano. Il bilancio dei morti delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza è di almeno 2.837 morti e oltre 10.000 feriti.

“Non esiste un cessate il fuoco. Continuiamo a prepararci per le prossime fasi della guerra” ha commentato il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari.

Il ministro degli Esteri dell’Egitto, Sameh Shoukry, ha dichiarato che Israele “purtroppo non ha ancora consentito” l’ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza tramite Rafah, che collega l’Egitto all’enclave palestinese. Sono oltre 100 i convogli di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza bloccati sul lato egiziano del valico di Rafah, in attesa di una sua apertura. 

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Intanto Hamas ha aperto una finestra sulla liberazione degli ostaggi stranieri detenuti a Gaza, dopo un colloquio tra il capo della organizzazione, Ismail Haniyeh, e il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, incentrato sul possibile rilascio dei prigionieri. In un video comparso su X è comparsa ed ha parlato una ragazza israeliana di 21 anni tenuta in ostaggio.

Secondo le autorità israeliane gli ostaggi sarebbero 199. “Gli ostaggi a Gaza sono “200-250”, ha affermato invece il portavoce di Hamas, Abu Obeida, specificando che 200 di essi sono nelle mani delle brigate Al-Qassam, il braccio militare di Hamas, e che le altre “organizzazioni della resistenza” tenevano il resto dei prigionieri. “Libereremo i detenuti stranieri se le condizioni saranno giuste”, ha aggiunto, senza fornire alcun dettaglio. Ha ribadito che 22 ostaggi sono stati uccisi dai raid israeliani sulla Striscia di Gaza. 

Il video della ragazza israeliana in ostaggio trasmesso ieri sera da Hamas, è stato liquidato dal portavoce militare israeliano Hagari come “terrorismo psicologico”. I parenti della ragazza, Mia Shem con doppia cittadinanza franco-israeliana, hanno tenuto una conferenza stampa chiedendone il rilascio. A Ramallah invece hanno protestato questa mattina sotto la sede della Croce Rossa Internazionale i familiari dei 680 palestinesi arrestati in Cisgiordania dal giorno dopo il 7 ottobre a oggi e per i quali chiedono il rilascio.

Una donna israeliana di 44 anni, sopravvissuta all’incursione palestinese del 7 ottobre, in un due interviste alle televisioni israeliane Kan e Channel 12 ha denunciato come diversi civili israeliani presi in ostaggio dai palestinesi siano rimasti uccisi dal “fuoco incrociato” dei militari israeliani.

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Libano. Scontri al confine con Israele

Una serie di esplosioni probabilmente di missili anticarro, sono state segnalate vicino alla città di Metula, al confine tra Libano e Israele. Secondo i media israeliani due persone sarebbero rimaste ferite. Le forze armate israeliane hanno ordinato ai residenti di Metula e Kiryat Shmona di entrare in rifugi protetti e attendere ulteriori istruzioni.

Hezbollah ha fatto sapere di aver lanciato missili anticarro contro un veicolo israeliano a Metula. Un carro armato Merkava, secondo Al-Maydeen TV, è stato fatto saltare in aria sulla collina di Al-Jardah, nella zona di Al-Dhahira.

Israele dal canto suo afferma di aver ucciso 4 uomini che tentavano di infiltrarsi dal Libano. I quattro avrebbero tentato di posizionare un ordigno esplosivo vicino alla recinzione di confine. Israele ha lanciato un attacco aereo sul territorio libanese.

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Non passa risoluzione sul cessate al fuoco al Consiglio di Sicurezza dell’Onu

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito ad adottare una bozza di risoluzione russa che chiedesse un cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza.

Russia, Cina, Gabon, Mozambico ed Emirati Arabi Uniti hanno votato a favore della risoluzione, mentre Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Giappone hanno votato contro, mentre il resto dei paesi Brasile, Malta, Albania, Svizzera, Ecuador e Ghana si è astenuto.

La risoluzione non è quindi riuscita a ottenere il minimo richiesto di 9 voti nel consiglio di 15 membri.

La Russia aveva proposto la bozza di testo di una pagina venerdì e ha chiesto il rilascio degli ostaggi, l’accesso umanitario e l’evacuazione sicura dei civili bisognosi. Il testo condanna la violenza contro i civili e tutti gli atti terroristici senza nominare alcuna organizzazione.

L’ambasciatrice degli Stati Uniti Linda Thomas-Greenfield ha detto che la bozza di risoluzione russa è stata presentata senza alcuna consultazione e senza fare riferimento ad Hamas, che ha accusato di essere la parte che sta effettivamente causando la crisi umanitaria a Gaza.

Da parte sua, l’ambasciatrice britannica presso il Consiglio di sicurezza Barbara Woodward ha affermato che il suo paese non può sostenere una risoluzione che non condanni gli “atti terroristici di Hamas”.

Nel suo discorso, il delegato cinese Zhang Zhong ha chiesto il rispetto del diritto umanitario internazionale e la protezione dei civili, e ha invitato Israele a fermare quella che ha descritto come una “punizione collettiva” dei residenti della Striscia di Gaza.

Da parte sua, l’ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite Riyad Mansour ha affermato che ciò che sta accadendo a Gaza non è un’operazione militare, ma un attacco e massacri contro civili innocenti, e ha sottolineato che Israele ha ucciso intere famiglie nella Striscia.

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