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A Cuba riprendono gli incontri internazionali degli economisti

Il Presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha annunciato al Centro Congressi dell’Avana che riprenderanno con cadenza biennale gli incontri internazionali degli economisti, introdotti a Cuba da Fidel Castro negli anni ’90. Erano stati interrotti nel 2015 a causa delle difficoltà economiche legate al Bloqueo.

Si tratta di appuntamenti organizzati dall’Associazione Nazionale degli Economisti e contabili Anec, ai quali partecipano studiosi di oltre 100 paesi e di tendenze scientifiche diverse, come appare evidente nell’incontro internazionale in corso.

Riprendere questi eventi nonostante la crisi, nonostante questo blocco così infame, così duro, testimonia la volontà di Cuba di restare fedele al suo obiettivo di contribuire in modo significativo al progresso dell’umanità, così come avviene nei settori della medicina e dell’istruzione con l’invio di medici e insegnanti dove c’è bisogno nel mondo, Italia compresa”, commenta il prof. Vasapollo, che in questi giorni partecipa con Rita Martufi all’incontro internazionale dell’Anec, dove rappresentano il capitolo italiano della Rete degli artisti e intellettuali in difesa dell’umanità Redh, cui aderiscono molte realtà sia della sinistra come OSA e Cambiare Rotta, che cattoliche come l’Associazione Rotondi per un giornalismo di pace, promotrice del giornale online FarodiRoma.it in quattro lingue.

Il Congresso è stato l’occasione, sottolinea Vasapollo (decano di economia all’Università La Sapienza e fondatore nell’ateneo più grande d’Europa della Scuola di economia antropologica decoloniale) “per molti incontri bilaterali con le delegazioni di altri paesi, ad esempio con la delegazione dell’Argentina guidata da Julio Gambina ci siamo soffermati sia sulla situazione del paese in vista del voto di domenica prossima, sia soprattutto sul ruolo dell’America del Sud in questa crisi internazionale.

Nell’occasione abbiamo gettato le basi per una rinnovata collaborazione tra il suo centro studio a Buenos Aires e il nostro centro studi CESTES. Numerosi gli incontri con le altre delegazioni compresa quella del Venezuela”. 

Ma – continua il docente – un incontro estremamente bello, proficuo, interessante, lo abbiamo avuto soprattutto con i rappresentanti della gioventù comunista cubana, i cui dirigenti tengono a rafforzare molto i rapporti con i compagni di Cambiare Rotta e dell’OSA e quindi avviare un interscambio estremamente interessante anche sul ruolo che stanno svolgendo i giovani in questo momento nel processo rivoluzionario e nella resistenza eroica del popolo cubano, cui essi danno un grande impulso a quella che è la formazione dei nuovi quadri”.

Nell’ambito del Congresso dell’Anec, il prof. Vasapollo ha avuto inoltre diverse occasioni di incontro con il Presidente, cubano Miguel Diaz-Canel, “con un interscambio molto fitto sulle questioni interne e internazionali, ma anche analizzando insieme i Trattati di Economia della Scuola di Economia antropologica, sia i due volumi che sono usciti in Italia che quelli in spagnolo delle edizioni dell’Istituto Ugo Chavez in Venezuela”. 

Con Diaz Canel, confida Vasapollo, “esiste da anni un rapporto di grande amicizia, di grande interscambio, e lo ringraziamo per la sua sempre grande disponibilità.

In questi due giorni l’abbiamo incontrato più volte continuando un dialogo sempre più fruttuoso anche sulla grande idea drlla democrazia partecipativa, anche culturale, che hanno i cubani e come questo evento può riunire, può dare impulso a quelle che sono le le analisi necessarie.

A 68 anni di età e dopo tanti anni di lavoro, penso di avere una grossa esperienza e posso dire – conclude il prof. Vasapollo – da questo punto di vista che non c’è un’altra tribuna di questo tipo al mondo. Così ampia, di tanti paesi, di tanti intellettuali, di tanti economisti, con un confronto così serrato su tutti i temi che riguardano la globalizzazione, i problemi dello sviluppo e del sottosviluppo, i problemi del progresso, delle della crescita qualitativa, dell’economia locale, dell’economia, della diversificazione produttiva”.

* da IlFarodiRoma

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