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Berlino. Sabato manifestazione contro le guerre e le spese militari

Nella Capitale tedesca sabato torna in piazza l’iniziativa “Mai più guerra – Deponiamo le armi” con una grande manifestazione contro la guerra e il riarmo, per una soluzione diplomatica delle guerre in Ucraina e nel Medio Oriente. La manifestazione si svolgerà alla Porta di Brandeburgo.

E’ già annunciato l’intervento iniziale dell’ex deputata della Linke Sahra Wagenknecht, alle prese con la costruzione di un nuovo partito della sinistra. Lo stesso vale per l’ex giornalista di ARD Gabriele Krone-Schmalz, che si era espresso a favore di un’intesa con la Russia ed è stato per questo più o meno bandito dai programmi mainstream. Previsto anche l’intervento dell’ex diplomatico e funzionario delle Nazioni Unite Michael von der Schulenburg, che aveva criticato la dipendenza dell'”Europa” dalla politica statunitense per quanto riguarda la guerra in Ucraina ed era già stato uno dei primi firmatari del “Manifesto per la Pace” promossa da Sara Wagenknecht e Alice Schwarzer a febbraio.

Tra gli altri relatori figurano Michael Müller, ex membro dell’SPD al Bundestag e presidente dell’Associazione Amici della Natura, Petra Erler, ex segretaria di Stato nell’ultimo governo della DDR e poi capo di gabinetto della Commissione europea per le imprese e l’industria, e persino Ates Gürpinar, vicepresidente della Linke. Come segno di comprensione internazionale, Iris Hefets della Voce Ebraica per una Pace Giusta in Medio Oriente condividerà il tempo a disposizione per l’intervento con l’avvocato palestinese Nadija Samour.

Di fronte ai tentativi della stampa reazionaria e liberalprogressista di criminalizzare le manifestazioni contro la guerra o quella per la Palestina, gli organizzatori della manifestazione hanno già respinto le accuse di accondiscendenza con l’AfD sottolineando che: “Le dichiarazioni più chiare contro il militarismo e per il disarmo sono anche un chiaro rifiuto di tutti i partiti estremisti di destra, che sono strettamente legati al militarismo nazionalista e al riarmo”.

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