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Gaza. I palestinesi costretti ad un nuovo esodo verso Sud. Si combatte casa per casa

Le forze armate israeliane stanno estendendo la loro offensiva di terra in una Striscia di Gaza sempre più devastata al nord come al sud. Inoltre stanno nuovamente costringendo a spostamenti massicci la popolazione palestinese già in fuga dal nord nelle scorse settimane.

Nelle prime ore di questa mattina le forze armate israeliane hanno effettuato pesanti attacchi aerei a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza”. mentre nelle ultime ore, l’IDF “ha completato un’altra fase della manovra di terra verso la città di Khan Yunis, concentrandosi sulla strada principale che porta dai campi profughi verso il centro della città”.

Decine di migliaia di abitanti di Gaza si stanno spostando da Khan Younis, nel Sud della Striscia di Gaza, verso Rafah, vicino al confine con l’Egitto. Fuggono dai bombardamenti ma si dirigono verso una zona disastrata dal punto di vista umanitario, dove il sovraffollamento e la mancanza dei servizi più basilari stanno generando epidemie.

Khan Younis, è la città del Sud, dove molti palestinesi erano fuggiti nelle prime settimane di guerra su ordine di Israele, ma da domenica risulta uno degli obiettivi dei raid israeliani. Israele ha ordinato alle persone dentro e intorno ad alcune zone della città di evacuare. La popolazione locale ha detto che i militari hanno lanciato volantini definendo Khan Younis “una zona di combattimento pericolosa” e ordinando loro di spostarsi nella città di confine di Rafah o in una zona costiera nel Sud-Ovest.

Al Jazeera ha riferito di un “intenso bombardamento” nella parte orientale della città nelle prime ore di lunedi Il portavoce dell’Unicef ha parlato di “bombardamenti implacabili”. Sono stati segnalati raid israeliani e continui colpi di artiglieria anche nel Nord, nei quartieri di al-Shujaiya e al-Tuffah della città di Gaza.

Il ministero della Sanità di Gaza, afferma che più di 15.523 persone sono state uccise dal 7 ottobre, più della metà delle quali donne e bambini. L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha) stima in circa 1,8 milioni di persone (circa il 75% della popolazione di Gaza) il numero degli sfollati interni.

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Aspri combattimenti casa per casa

Dalla scadenza della tregua venerdì scorso, sia nel nord – soprattutto dentro e intorno a Gaza City – che a Khan Younis, sono ripresi i combattimenti tra i guerriglieri palestinesi e le truppe israeliane, così come i lanci di razzi dei palestinesi verso Israele e gli attacchi aerei israeliani sul territorio di Gaza.

Le Brigate Al-Qassam, braccio militare di Hamas, hanno affermato di aver attaccato diversi obiettivi israeliani, rivendicando i lanci di razzi contro Tel Aviv, Ashkelon, Sderot e Netivot, e azioni militari a Gaza, riferendo di aver colpito in particolare tre veicoli militari israeliani a est e un carro armato a Beit Hanoun, nel nord. Militari israeliani sono inoltre stati attaccati con un ordigno esplosivo improvvisato e colpi di mitragliatrice ad Al Faluja, a 30 chilometri a nord-est di Gaza City.

Abu Obeida, portavoce militare delle Brigate Al-Qassam, ha dichiarato che i combattenti palestinesi sono stati in grado di distruggere completamente o parzialmente 28 veicoli militari in tutti i fronti di combattimento nella Striscia di Gaza. “I nostri combattenti hanno fatto irruzione, da uno dei tunnel, di una forza israeliana di stanza a Izbat Beit Hanoun con bombe e mitragliatrici, uccidendo e ferendo membri della forza”.

Le stesse Forze Armate Israeliane (IDF), secondo quanto riporta il Times of Israel, affermano che nelle ultime ore si stanno svolgendo “feroci battaglie” tra le proprie truppe e i combattenti di Hamas nella Striscia di Gaza.

L’Idf ha pubblicato anche filmati di truppe del 601° battaglione del Combat Engineering Corps che combattono contro i guerriglieri di Hamas che hanno aperto il fuoco contro di loro da un edificio. Durante la battaglia, tre soldati israeliani, di due si conoscono i nomi Ben Zussman eBinyamin Yehoshua Needham, stati uccisi e altri quattro soldati sono rimasti feriti. L’IDF afferma che le truppe hanno ucciso i combattenti di Hamas.

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Il New York Times conferma che un razzo palestinese colpì gli impianti dell’arsenale nucleare israeliano

Un razzo lanciato dai palestinesi dalla Striscia di Gaza il 7 ottobre ha colpito una base dell’aeronautica israeliana nel centro di Israele, dove si presume siano basati molti dei missili israeliani con capacità nucleare. A scriverlo è un rapporto pubblicato dal New York Times.

Citando immagini satellitari, il rapporto afferma che un razzo ha colpito la base aerea di Sdot Micha, vicino a Beit Shemesh, la mattina del 7 ottobre, quando le organizzazioni palestinesi da Gaza lanciarono migliaia di razzi contro Israele durante il loro attacco nel sud di Israele.

Il rapporto afferma che il razzo ha scatenato un incendio che si è avvicinato a quelli che sono i siti di stoccaggio dei missili nucleari israeliani Jericho e di altre armi sensibili.

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