I presenti hanno disegnato con i loro corpi l’emblema rosso, bianco, nero e verde in segno di protesta contro le aggressioni di “Israele” nella Striscia di Gaza.
La località di Guernica, nel Paese Basco, è stata ancora una volta il centro di pennelli e tele, ma questa volta non per mano del celebre artista spagnolo Pablo Picasso, bensì di centinaia di persone determinate a creare un gigantesco mosaico con la bandiera della Palestina.
A partire dalle 12:00, ora locale, in Pasealekua, il luogo attaccato 86 anni fa dai bombardieri fascisti, i partecipanti hanno disegnato con i loro corpi l’emblema rosso, bianco, nero e verde in segno di protesta contro le aggressioni di “Israele” nella Striscia di Gaza.
Hanno anche organizzato un evento con la partecipazione di artisti della terra levantina e bertsolari, improvvisatori popolari di versi in euskera, la misteriosa lingua basca.
Durante l’evento, i manifestanti hanno sottolineato che non è possibile “tollerare ulteriori distruzioni di un popolo” e neanche “accettare ciò che sta accadendo“.
“Dal luogo qui, particolarmente sfortunato tra tutte le atrocità della storia dell’umanità, chiediamo che si ponga fine a un massacro“, ha dichiarato la dichiarazione finale. Il 26 aprile 1937, aerei della Germania di Adolfo Hitler, protetti dai caccia italiani di Benito Mussolini e in complicità con i militari golpisti dello spagnolo Francisco Franco, hanno lanciato 31 tonnellate di esplosivi sulla regione.
Poco dopo, il pittore avanguardista Pablo Picasso dipinse la sua migliore rappresentazione della deformità prodotta dall’orrore e dalla mostruosità della morte su un tappeto di circa 3,5 per 7,8 metri.
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