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Il molo di Biden per Gaza è un gesto vuoto che non cambierà quasi nulla

Il Presidente degli Stati Uniti e il partito Democratico scommettono che gli elettori siano abbastanza stupidi da cadere in questa farsa. Per favore, non dimostrate loro che hanno ragione.

Qualche osservazione sulla costruzione da parte del Presidente Biden di un “molo temporaneo” –o quello che i suoi funzionari chiamano “porto”– per far arrivare gli aiuti a Gaza:

1. Anche se nessuno ne parla, con il suo piano Biden sta in realtà violando il blocco di Gaza imposto da Israele da 17 anni. Gaza non ha un porto marittimo, né un aeroporto, perché Israele, il suo occupante, le ha vietato da tempo di avere entrambi.

Israele ha impedito l’ingresso a Gaza di qualsiasi cosa che non passasse attraverso i valichi di terra che controlla. Israele ha impedito alle flottiglie di aiuti internazionali, spesso con la violenza, di raggiungere Gaza per portare medicinali. Il blocco ha anche creato un mercato vincolato per i prodotti di scarsa qualità di Israele, come frutta e verdura avariata, e ha permesso a Israele di sottrarre ai valichi di terra il denaro che avrebbe dovuto andare ai palestinesi in tasse e dazi.

2. Gli Stati Uniti impiegheranno molte settimane per costruire questo molo off-shore e renderlo operativo. Perché questo ritardo? Perché ogni stato occidentale, compresi gli Stati Uniti, ha sostenuto il blocco negli ultimi 17 anni.

L’assedio di Gaza ha causato una graduale malnutrizione dei bambini dell’enclave, anziché l’attuale rapida morte per fame. Aiutando Israele a infliggere una punizione collettiva a Gaza per tutti questi anni, gli Stati Uniti e l’Europa sono stati complici di una grave e prolungata violazione del diritto internazionale, anche prima dell’attuale genocidio.

Con il suo molo, Biden non sta annullando questa collusione di lunga data in un crimine contro l’umanità. Ha sottolineato che sarà temporaneo. In altre parole, a Gaza si tornerà agli affari di sempre: i bambini che sopravvivono saranno ancora una volta lasciati morire di fame al rallentatore, a un ritmo che non verrà registrato dai media di regime e non farà pressione su Washington affinché si veda che sta facendo qualcosa.

3. Biden potrebbe far arrivare gli aiuti a Gaza molto più velocemente che costruendo un molo, se volesse. Potrebbe semplicemente insistere affinché Israele lasci passare i camion degli aiuti attraverso i valichi di terra e minacciare Israele di gravi ripercussioni se non acconsente. Potrebbe minacciare di non fornire le bombe statunitensi che sta inviando per uccidere altri bambini a Gaza. Oppure potrebbe minacciare di tagliare i miliardi di aiuti militari che Washington invia a Israele ogni anno. Oppure potrebbe minacciare di rifiutarsi di porre il veto per proteggere Israele dalle ripercussioni diplomatiche alle Nazioni Unite. Potrebbe fare tutto questo e molto altro, ma sceglie di non farlo.

4. Anche dopo che Biden avrà concesso a Israele qualche settimana in più per affamare ulteriormente i palestinesi di Gaza, mentre aspettiamo che il suo molo temporaneo sia completato, in pratica non cambierà nulla. Israele continuerà a effettuare gli stessi controlli che effettua attualmente ai valichi di terra, ma li farà a Larnaca, Cipro, dove gli aiuti verranno caricati sulle navi. In altre parole, Israele potrà ancora creare gli stessi interminabili blocchi usando come pretesto “problemi di sicurezza”.

5. Biden non sta cambiando – temporaneamente – rotta perché all’improvviso si preoccupa della gente, o addirittura dei bambini, di Gaza. Essi soffrono nella loro prigione a cielo aperto, in varia misura, da decenni. Se gli fosse importato, avrebbe fatto qualcosa per porre fine a questa sofferenza dopo essere diventato presidente. Se avesse fatto qualcosa allora, il 7 ottobre forse non sarebbe mai accaduto e tutte quelle vite perse da entrambe le parti – vite che continuano a essere perse dalla parte palestinese ogni minuto – avrebbero potuto essere salvate.

E se gli fosse importato davvero, non avrebbe aiutato Israele nei suoi sforzi per distruggere l’UNRWA, l’agenzia di soccorso delle Nazioni Unite per i palestinesi e un’ancora di salvezza vitale per Gaza, congelandone i finanziamenti, sulla base di affermazioni non provate contro l’agenzia da parte di Israele.

No, a Biden non interessa la sofferenza dei palestinesi o il fatto che, mentre lui era impegnato a mangiare un gelato, molte, molte decine di migliaia di bambini sono stati uccisi, mutilati o rimasti orfani – e altri sono morti di fame. A lui interessano i sondaggi. La sua tabella di marcia per aiutare i palestinesi è strettamente dettata dal calendario delle elezioni presidenziali. Ha bisogno di apparire come il salvatore di Gaza quando i Democratici stanno decidendo per chi votare.

Lui e il partito Democratico scommettono che gli elettori siano abbastanza stupidi da cadere in questa farsa. Per favore, non dimostrate che hanno ragione.

*https://jonathancook.substack.com/p/bidens-pier-for-gaza-is-a-hollow

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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1 Commento


  • Almar

    Verità sacrosanta è quanto affermato al punto 3. Se gli Stati Uniti, e per questa volta sperabilmente la UE continuasse a fare la serva degli USA, facessero quanto ivi detto, la guerra a Gaza cesserebbe subito. Ogni altra azione è colossale IPOCRISIA. A cosa serve far giungere aiuti umanitari a Gaza se la guerra non finisce? A cosa serve una tregua? A prolungare l’agonia dei Palestinesi e far si che i cecchini israeliani, i carristi e gli aviatori possano continuare a “divertirsi” in questo massacro che è del tutto inumano, non ha niente , neppure una goccia, di ciò che si chiama umanità. Tutte le guerre sono brutte, ma questa appartiene a quelle orrende.

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