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E’ morto il presidente iraniano Raisi caduto con l’elicottero. Incidente inquietante

Aggiornamento. Il presidente del consiglio iraniano Raisi è morto insieme a parte della sua delegazione di accompagnamento, incluso il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, dopo che il loro elicottero si è schiantato nella foresta di Dizmar nella provincia orientale di Azarbaijan.

Dopo una ricerca durata diverse ore, ostacolata dalle cattive condizioni meteorologiche, i soccorritori hanno trovato il relitto bruciato dell’elicottero ed è stato confermato che i passeggeri sono morti.

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L’elicottero stava trasportando il presidente Raisi, il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, il governatore dell’Azarbaijan orientale Malek Rahmati, il “leader della preghiera del venerdì” della città di Tabriz, Mohammad Ali Al-e Hashem, e diversi altri passeggeri quando ha incontrato difficoltà ed è stato costretto a effettuare un “atterraggio duro”.

L’incidente è avvenuto sopra la foresta di Dizmar, tra le città di Varzaqan e Jolfa. Un’ora dopo l’incidente, le squadre di soccorso hanno raggiunto la zona e hanno avviato le operazioni di ricerca.

Il presidente della Mezzaluna Rossa, Pir Hossein Kolivand, ha annunciato che quaranta squadre di soccorso d’emergenza provenienti da sei province di Teheran, Alborz, Ardabil, Zanjan, Azarbaigian orientale e Azerbaigian occidentale, sono state inviate sul luogo dell’incidente e stanno attualmente perlustrando la zona.

Quindici squadre K-9 (cani da fiuto) insieme a due droni della Mezzaluna Rossa stanno anche cercando nell’area qualsiasi traccia dell’elicottero che trasportava il presidente iraniano, ha detto.

A causa delle condizioni meteorologiche avverse e della forte nebbia nella zona, gli elicotteri di salvataggio non sono attualmente in grado di volare e le squadre stanno effettuando una ricerca a terra nella zona, ha aggiunto.

Il portavoce dei servizi di emergenza iraniani ha detto che otto ambulanze sono state inviate nella regione poiché la fitta nebbia ha reso impossibili i soccorsi aerei.

E’ stato schierato anche un elicottero di emergenza per fornire assistenza, ma è stato costretto a tornare perché non poteva atterrare a causa della fitta nebbia.

Il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, il maggiore generale Mohammad Baqeri, ha ordinato la mobilitazione di tutte le risorse e capacità dell’esercito, del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC) e del comando di polizia per assistere nelle operazioni di ricerca e salvataggio.

Anche la 65a brigata delle forze speciali aviotrasportate, nota per la sua esperienza nella guerra, è stata schierata vicino al luogo dell’incidente dell’elicottero.

Altri due elicotteri che trasportavano diversi ministri e funzionari hanno raggiunto sani e salvi la destinazione.

Il presidente Raisi  stava tornando da una cerimonia per l’inaugurazione della diga sul fiume Aras con il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev.

L’Ayatollah Khamenei, “guida suprema” del paese, ha esortato tutti gli iraniani a pregare per la salute e la sicurezza del presidente Raisi e degli altri funzionari pubblici sull’elicottero.

“La nazione iraniana non dovrebbe essere preoccupata o ansiosa, non ci saranno interruzioni nel lavoro del Paese”, ha detto. Nel 1980 e nel 2013, gli elicotteri su cui viaggiavano altri due capi presidenti del consiglio, Banisadr e Ahmadinejad, si schiantarono per problemi tecnici. In entrambi i casi, i due rimasero illesi.

Nè l’Iran né Israele hanno fino a questo momento avanzato alcuna ipotesi che possa trattarsi di un “incidente” non dovuto al maltempo. A rendere però questa ipotesi una di quelle da prendere in considerazione è proprio lo stretto rapporto tra Israele e Azerbaijan da dove stavano rientrando il presidente iraniano e la delegazione di Teheran. In un Medio Oriente con la tensione a mille, nessuna ipotesi può essere esclusa. Il fatto che la Casa Bianca abbia convocato una riunione d’emergenza ne è la conferma.

Sono note infatti le intense relazioni economiche e diplomatiche, sia le rilevanti forniture militari israeliane all’Azerbaijan, proprio in funzione anti-iraniana. Insomma l’Azerbaijan è un “cliente” e un interlocutore rilevante di Israele.

Le forze armate dell’Azerbaijan dispongono di molti mezzi militari e armamenti israeliani. dagli M-462 “Abir” e Ail Storm, ai lanciarazzi Lynx Extra, i Lar 160 e i Lynx GradLAR, ai droni come gli Orbiter 2M, gli Heron, Harop e Searcher 2, gli Aerostar e gli Elbit Hermes 450 e 900.

A ciò si aggiunga che, oltre a droni e veicoli, l’Azerbaigian ha a propria disposizione un piccolo arsenale di missili Lora (Long Range Attack), prodotti dall’Israeli Aerospace Industries (IAI).

Israele è stato il principale fornitore di armamenti dell’Azerbaijan fra il 2015 e il 2019, con una quota del 60% degli acquisti medi annuali, seguiti molto distanti da Mosca (31%) e Ankara (3,2%).

Poche settimane prima che l’Azerbaigian lanciasse il suo assalto nel Nagorno Karabak a settembre dello scorso anno, aerei cargo militari azeri hanno ripetutamente volato tra una base aerea israeliana meridionale e un campo d’aviazione vicino al Nagorno-Karabak secondo i dati di tracciamento dei voli e le denunce dei diplomatici armeni.

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3 Commenti


  • Mara

    E’ probabile che le forze dell’occidente approfitteranno della del posto presidenziale vacante dell’,Iran per inscenare qualche rivoluzione colorata con agenti pagati per fomentare le sommosse come uso e costume dell’occidente .


  • Sol

    Guardando le uniche immagini rilasciate dei resti dell’elicottero, sembra essere stato fatto fuori da missili.
    Dall’unico video rilasciato dalle autorità iraniane, mentre la coda dell’ elicottero sembra mostrare che l’elicottero abbia sofferto un atterraggio d,emergenza, solo relativamente violento, “così come era stato denunciato dalle autorità iraniane”, il resto dell’elicottero e stato apparentemente disintegrato da quello che appare essere multiple esplosioni che ne hanno disintegrato il telaio d’acciaio.
    Secondo esperti, dai pezzi del elicottero sparsi, e dalle macchie che mostrano almeno tre zone carbonizzate, sembra che l’elicottero, sia stato colpito a terra, quindi dopo l’atterraggio d’emergenza, da almeno tre esplosioni.
    Faccio notare anche che originariamente, le autorità iraniane, avevano confermato di aver stabilito contatto con almeno due dei superstiti, questo prima di dichiarare il ritrovamento dell’elicottero e della morte di tutti i passeggeri e piloti.
    Bizzarro anche il fatto che i due leader candidati a prendere la carica più alta del paese, “quella dell’ ayatollah”, fossero stati messi sullo stesso elicottero.
    Dovrebbe essere ovvio anche, che mandati di cattura emessi dall’ICC ore dopo il così detto incidente, non sono stati emessi per coincidenza,


    • Redazione Contropiano

      La dietrologia non aiuta a comprendere quel che accade, anzi…
      Fare una perizia individuale in base ad una foto è il contrario di quel che si deve fare… Stanno indagando i diretti interessati, probabile che abbiano qualche milione di elementi in più.

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