Il presidente di Cipro, Nikos Christodoulidis, ha risposto al leader di Hezbollah, affermando che “Cipro non è in alcun modo coinvolta nelle ostilità”. Secondo il presidente cipriota, l’isola del Mediterraneo “è parte della soluzione e non del problema”.
In precedenza Nasrallah aveva messo in guardia Cipro dal mettere a disposizione di Israele i suoi aeroporti e le sue basi in caso di guerra con il movimento libanese. “Aprire aeroporti e basi cipriote al nemico israeliano per prendere di mira il Libano significherebbe che il governo cipriota è parte della guerra e la resistenza lo considererà parte in guerra”, aveva affermato Nasrallah in un discorso trasmesso dai media libanesi.
L’avvertimento, per molti versi inaspettato, ha fatto correre un brivido lungo la schiena alle autorità di Cipro e a quelle europee.
“Cipro è uno Stato membro dell’Ue, ogni minaccia a Cipro è una minaccia a tutta l’Unione Europea” ha detto Peter Stano , portavoce del Servizio di Azione Esterna della Commissione Europea (in pratica i servizi segreti europei, ndr), commentando le dichiarazioni di Hezbollah sul possibile coinvolgimento di Cipro nell’allargamento del conflitto nel Medio Oriente.
Ma è veramente in buona fede il presidente cipriota quando dice che Cipro non è coinvolta nella guerra in corso in Medio Oriente? Ci sono almeno due questioni che lo smentiscono.
La prima è che dalle basi militari britanniche di Akrotiri e Dhekelia sul territorio cipriota, sono partiti gli aerei militari che hanno bombardato le postazioni degli Houthi nelle Yemen in questi mesi e, pare, anche quelli che hanno aiutato Israele a intercettare e distruggere i droni e i razzi iraniani due mesi fa.
Secondo Middle East Eye dal 7 ottobre, Cipro è emersa come “un hub per le forze speciali statunitensi”. Quest’anno gli operatori navali statunitensi hanno condotto un addestramento congiunto con le controparti cipriote. “Cipro si è anche attivamente presentata come un luogo di sosta per gli aiuti a Gaza e il porto di Larnaca è stato il primo punto di ingresso per gli aiuti che viaggiano verso il molo costruito dagli Stati Uniti a Gaza”.
Inoltre, secondo quanto riferito dalla israeliana I24, l’aviazione di Tel Aviv ha anche utilizzato lo spazio aereo cipriota per condurre un’esercitazione che simula lo scenario di un attacco iraniano contro Israele.
Seconda questione: nel braccio di ferro in corso nel Mediterraneo orientale sulle Zone Economiche Esclusive (ZEE) e i giacimenti di gas nel mare, Israele sostiene Cipro in funzione anti-turca. Negli ultimi anni si sono molto rafforzati i legami tra Israele, Grecia e Cipro: “i tre Paesi hanno deciso di impegnarsi nella promozione degli obiettivi di stabilità, sicurezza e prosperità”, ha detto l’ambasciatore israeliano a Cipro.
Appena un anno fa si è svolto proprio a Nicosia l’Israel Hellenic Forum in un contesto di crescenti relazioni tra Israele e Cipro e Grecia in settori sensibili e strategici come energia, difesa, turismo, alta tecnologia e sicurezza informatica. Proprio in quell’occasione il presidente della Repubblica di Cipro ha dichiarato che le relazioni tra Cipro, Grecia e Israele sono diventate strategiche e si basano su una visione comune per un Mediterraneo orientale prospero.
Insomma può essere che il leader di Hezbollah abbia voluto mandare solo un avvertimento preventivo a Cipro di non pensare neanche a fare brutti scherzi nell’eventuale scontro frontale con Israele. Certo che per essere stato così esplicito Nasrallah potrebbe avere informazioni di cui altri – se non i diretti interessati – non sono a conoscenza.
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