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Il 30 novembre manifestazione nazionale per la Palestina e contro la guerra

Una sala strapiena, decine di interventi, una forte esigenza di convergenza sul piano delle mobilitazioni, un salto di qualità rispetto ai nuovi scenari di guerra in Medio Oriente. L’assemblea nazionale a Roma lancia la manifestazione nazionale per la Palestina e contro la guerra senza limiti di Israele per il 30 novembre.

Nel video tutti gli interventi dell’assemblea:

Qui di seguito il comunicato finale dell’assemblea

Israele è un pericolo per il mondo! Stop genocidio! Fermiamo il sionismo con la resistenza!

Israele ha calato la maschera: dopo aver demolito ogni edificio, spezzato decine di migliaia di vite, e a loro dire eliminato ogni leader della Resistenza sia in Palestina che in Libano, non arresta la sua azione distruttiva, ma anzi la intensifica provocando una escalation senza limiti in tutto il medio oriente e rischiando di coinvolgerci direttamente nel conflitto.

Le recenti elezioni negli USA con la vittoria di Trump rappresentano un ulteriore elemento di instabilità per l’area. Il neopresidente statunitense non ha mai fatto mistero delle sue politiche e intenzioni aggressive verso l’Iran e tutti gli stati e le organizzazioni non allineate dell’area, con il rischio concreto di un allargamento esponenziale del conflitto anche tenendo conto della presenza di basi russe nell’area.

Il governo italiano e tutta l’Unione Europea, seguendo i dictat di Washington, non solo sono complici del genocidio ma anche dell’escalation in corso e corresponsabili nell’esporre anche i popoli europei al rischio di guerra. Dal Governo italiano e da tutti i governi della UE si ripete costantemente il ritornello del diritto di Israele di difendersi, ma questa non è difesa perché non c’è offesa ma solo occupazione. E contro un’occupazione tutte le modalità di resistenza sono legittime. Riaffermiamo con forza infatti il diritto alla resistenza dei popoli e in particolar modo a quelli esposti al colonialismo israeliano e sionista.


Non scorgendo all’orizzonte alcuna reale ed efficace risposta politica e opposizione allo scenario di guerra che si sta aggravando nel panorama internazionale, è fondamentale mobilitarsi e allearsi per un fronte ampio contro la guerra, il genocidio e le politiche bellicistiche.

L’Assemblea, aperta a tutte le realtà palestinesi libanesi e dei solidali con la Palestina e con i popoli del medioriente e contro le guerre intende rilanciare la mobilitazione contro Israele, il genocidio, le guerre, per l’autodeterminazione dei popoli mediorientali e per la liberazione di tutta la Palestina da Israele e dal sionismo.

Per questo indiciamo una manifestazione nazionale unitaria il 30 Novembre a Roma che rilanci queste parole d’ordine:

– Stop al genocidio e ai crimini di guerra e contro l’umanità
-affermare il pericolo che ora Israele rappresenta per tutto il mondo
-⁠stop ai bombardamenti in Libano e all’escalation in Medio Oriente
– ⁠riconoscere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi
– Incriminazione per i principali responsabili del massacro e sostegno alla mozione proposta dal Sud Africa alla corte internazionale di giustizia

– Fine dell’occupazione, colonialismo d’insediamento, pulizia etnica e crollo dello stato d’Apartheid
– ⁠diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi
– ⁠libertà per tutt* i prigionieri palestinesi anche su suolo Italiano
– ⁠sanzioni totali al settore militare israeliano, con deciso embargo sulle armi
– ⁠interruzioni dei rapporti accademici, economici, militari, diplomatici e politici con Israele
– Sostegno alla Resistenza Palestinese, che prosegue da oltre 76 anni.
-stop invio di armi da parte di tutti i governi occidentali in tutti gli scenari di guerra
-Immediata dissoluzione della Nato e di tutte le strutture militari e oppressive che l’imperialismo ha costruito negli anni.
-dimissione del governo italiano responsabile di sostenere il genocidio e lo stato terrorista di Israele.
– ⁠intersezionalità delle lotte, affianco a tutti i popoli in rivolta

Seguendo queste parole d’ordine, costruiremo un futuro alternativo. Proponiamo inoltre una riunione per Domenica 1 Dicembre di bilancio della manifestazione e per creare una rete antisionista e contro le guerre che coordini le future iniziative e mobilitazioni a livello nazionale.
Palestina Libera! Intifada fino alla Vittoria!

ASSEMBLEA del 9 Novembre

 

foto di Patrizia Cortellessa

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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3 Commenti


  • Donatella Salina

    E’ un vero schifo quello che fa l ANP in Cisgiordania
    la Resistenza Pero deve essere unita ed anche qui si deve manifestare con una piattaforma giusta La questione dei due popoli due Stati non e piu praticabile ed Israele non deve essere più uno Stato ebraico ma uno Stato di tutti in primis dei palestinesi e dei pacifici
    Chi ha fatto il genocidio deve fare la fine dei nazisti


  • Filippo Bianchetti

    All’ elenco dei desideri e delle necessità proporrei di aggiungere il disarmo nucleare immediato di Israele (esiste già una campagna per un Medio Oriente denuclearizzato (anche per il nucleare civile! Che senso ha in aree con un irraggiamento solare di quell’ entità!?). Ovviamente solo le grandi potenze nucleari , se coalizzate, e in ambito Onu, avrebbero la forza di ottenere questo risultato. E non sarebbe facile comunque Ma se dobbiamo sognare, ad occhi aperti , non dormiamo….!


  • Filippo Bianchetti

    Dimenticavo: come sostiene anche Miko Peled, e come sicuramente desiderano anche tutti i palestinesi, il nuovo stato unico, laico e basato su una testa un voto, deve chiamarsi Palestina

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