Più di 100 persone sono state uccise e decine ferite quando i missili israeliani hanno distrutto la scuola al-Tabin nell’area di Daraj, a Gaza City.
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) afferma che l’esercito israeliano ha costretto tra le 60.000 e le 70.000 persone ad evacuare da Khan Younis, nel sud di Gaza, verso l’area di al-Mawasi, già densamente affollata.
Come sempre, Israele definisce “una base di Hamas” qualsiasi obiettivo colpito dalle sue bombe. Ma a crederci sono rimasti soltanto i media occidentali più asserviti.
E’ da sottolineare che questa strage non solo mostra l’intenzione di Tel Aviv di portare avanti il genocidio dei palestinesi, ma svuota di senso la “disponibilità” mostrata dal governo Netanyahu per la cosiddetta “ripresa dei negoziati per arrivare ad una tregua” caldeggiata da Usa, Egitto e Qatar.
Questa la sintesi di Pagine Esteri.
Un enorme afflusso di feriti si sta riversando nell’ospedale Al Ahli di Gaza city dopo l’attacco aereo alla scuola al-Tabin nel quartiere Daraj di Gaza City. Molti di coloro che arrivano sono in condizioni critiche. I morti secondo fonti locali sono oltre 100, tra cui donne e bambini, e il bilancio sembra destinato a salire nelle prossime ore. L’ospedale, uno dei pochi ancora (parzialmente) funzionanti, non ha abbastanza personale e medicine e non può fornire cure mediche adeguate. È sull’orlo del collasso.
Nel frattempo, soccorritori della Protezione civile e volontari stanno ancora lavorando per rimuovere i corpi dal sito bombardato in cui erano ospitate centinaia di famiglie di sfollati palestinesi. Le bombe hanno colpito una sala di preghiera della scuola piena di persone che recitavano le preghiere del mattino.
Israele sostiene di aver preso di mira un “centro di comando” allestito da Hamas all’interno dell’edificio. Questa motivazione è simile a quelle date nei precedenti attacchi a scuole palestinesi che hanno fatto centinaia di vittime nelle ultime settimane.
Oltre alle persone uccise all’interno della sala di preghiera, altre sono state uccise nelle aule vicine, raggiunte dalle schegge delle bombe, riferisce la tv qatariota Al Jazeera. Dopo il bombardamento – pare tre bombe ad alto potenziale – alcune parti della scuola sono state avvolte dalle fiamme. Pertanto molti dei cadaveri sono difficili da riconoscere, i parenti in ospedale hanno difficoltà a trovare un modo per identificarli.
Mentre continuano le operazioni di soccorso ai feriti e di recupero dei corpi degli uccisi nella scuola Al Tabin di Gaza city bombardata nella notte, l’esercito israeliano prosegue la sua incursione a Khan Yunis. Fonti locali riferiscono di 7 palestinesi uccisi nel quartiere Maan nella città a sud della Striscia.
La Protezione civile precisa che al momento il numero delle vittime dell’attacco alla scuola è di 93, tra cui 11 bambini e sei donne. L’attacco aereo israeliano ha preso di mira un edificio di due piani, con le donne al piano superiore e gli uomini e i ragazzi al piano terra che veniva utilizzato anche come sala di preghiera.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Mauro
Ma gli arabi lo sanno che gli occidentali parlano con lingua biforcuta?Il genocidio dei nativi americani non gli ha insegnato niente?
ANNA
Non ha insegnato niente neanche a quegli schifosi ipocriti servi dei “civili e democratici” occidentali. Non parlatemi più di democrazia e radici cristiane. Il cristianesimo delle crociate, dell’inquisizione e delle conversioni a fil di spada.
Mauro
Il mondo condanna ,si indigna, minaccia… Israele tiene il mondo x le palle e fa quel che cazzo gli pare…
Veronica
Ho visto video in cui uomini della protezione civile di Gaza e della PRCS vagano inorriditi in mezzo ai cadaveri molti dei quali erano rimasti prostrati intenti nella loro preghiera…. Credo che nonostante le scene orripilanti a cui sono stati abituati in questi 10 mesi di genocidio non erano pronti a sostenere il sadismo e la totale deumanizzazione. Non ci sono parole solo una grande e profondissima delusione del mondo…. Gaza è diventata una macchina di morte e come abbiamo fatto 80 anni fa anche oggi chiudiamo gli occhi e andiamo avanti…
ANNA
Mauro purtoppo hai ragione. Quelli che ufficialmente si indignano sono gli stessi che inviano le armi. È frustrante essere alla merce’ di un manipolo di criminali e non riuscire a far sentire forte la nostra voce. Ringraziamo tutti i delinquenti e i decerebrati che si accodano al gregge
Matteo
La Francia e il CIO non hanno avuto nemmeno il coraggio di sospendere Israele – con effetto immediato – da queste ultime gare di Olimpiadi. Se non altro per provare a lanciare un segnale. La complicità dell’Occidente euro-atlantico nei confronti dei sionisti è TOTALE e INCONDIZIONATA. Inutile che facciano finta di indignarsi dopo questo ennesimo massacro.