Anche oggi e perfino durante i funerali di alcune delle vittime di ieri, alcuni ricevitori radio, comunemente noti come walkie-talkie, sono esplosi in numerose aree del Libano in un nuovo attacco israeliano. Le esplosioni hanno causato incendi ad automobili, motociclette, appartamenti e negozi in tutto il Libano. L’entità delle vittime deve ancora essere determinata, al momento di parla di nove morti e almeno duecento feriti.
I dispositivi, apparentemente ICOM V82, sono esplosi e, a causa dei dispositivi contenenti batterie al litio altamente infiammabili, le esplosioni sono state gravi.
Il giornale Al Mayadeen riferisce che un ordigno è persino esploso durante un corteo funebre per un individuo ucciso nell’attacco di martedì, con una grande folla che si è radunata per la cerimonia funebre. Ormai siamo in presenza di un vero e proprio terrorismo di stato da parte di Israele, uno status che l’umanità e la comunità internazionale non possono più tollerare in alcun modo.
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Sulla massiccia ondata di attentati israeliani di ieri in Libano e Siria qui di seguito riproduciamo un articolo del quotidiano libanese Al-Mayadeen
I dispositivi “pager” che sono esplosi erano stati imbottiti con esplosivo già in fase di produzione attraverso un componente “IC” all’interno del pager, e contenevano materiali esplosivi. Questi materiali esplosivi non possono essere rilevati con i normali dispositivi di controllo.
I servizi israeliani “Mossad” e “Aman” sono responsabili di questo attacco aggressivo. L’esplosione è stata attivata tramite un messaggio con tecnologia avanzata che ha innescato il materiale esplosivo nascosto. Non è stata la batteria del pager a generare l’onda esplosiva, ma il litio che alimenta il pager al momento della ricezione del messaggio, che ha causato l’esplosione. I pager spenti e quelli in aree prive di segnale non sono esplosi, così come i pager dei modelli più vecchi.
Il materiale esplosivo è stato utilizzato con l’intento di uccidere, in particolare quei dispositivi appesi alla cintura, affinché l’onda esplosiva colpisca direttamente il corpo. Circa 4 secondi dopo aver ricevuto un messaggio, i dispositivi esplodevano automaticamente, sia che fossero stati aperti o meno.
Le attuali tecnologie di rilevamento e le forze di sicurezza e aeroporti internazionali non erano in grado di rilevare il materiale esplosivo piantato, a causa delle tecniche complesse e degli algoritmi specifici per questa operazione.
Oltre ai suoi crimini militari senza precedenti nella Striscia di Gaza, Israele, con questa operazione aggressiva, ha superato tutte le regole proibite nelle guerre di sicurezza. Israele ha utilizzato una società internazionale e un dispositivo civile con controllo nel cyberspazio e ha preso la decisione di un omicidio di massa deliberato.
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maria
Per la Palestina
Resto dell’idea che i cortei servono a poco,è necessaria una protesta organizzata , costante e a Roma
Mauro
lungi da me passare x complottista… però le prime pagine di tutti i giornali aprivano con la notizia del nuovo attentato a Trump con tutto quello che ne conseguiva,il giorno dopo sparita la notizia sostituita dall’attacco infame di Israele…mah…