Fonti mediche hanno detto ad Al Jazeera che 24 palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall’alba di oggi, 19 dei quali nel centro e nel sud della Striscia di Gaza.
Ma anche per le truppe israeliane sul terreno la situazione non è affatto tranquilla.
Il canale israeliano Channel 12 ha detto che i cinque soldati uccisi ieri a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, appartenevano ad una unità nota come “Z1” all’interno dell’unità “Siret Nahal”, il battaglione di ricognizione della Brigata Nahal dell’esercito israeliano.
Channel 12 ha detto che l’unità Z1 comprendeva 17 militari, 13 dei quali sono stati uccisi o gravemente feriti durante i combattimenti nella Striscia di Gaza.
In tale contesto continuano a circolare indiscrezioni su un accordo imminente che prevede una tregua di sei settimane e uno scambio di prigionieri.
Il viceministro degli Esteri israeliano ha dichiarato che l’accordo di scambio è in discussione, 33 ostaggi saranno rilasciati come parte dell’accordo di scambio. “Non posso rivelare i dettagli dell’accordo e non vogliamo dichiarazioni che possano influenzare il morale delle famiglie dei detenuti”.
Il Jerusalem Post ha riferito che se non si verificano cambiamenti dell’ultimo minuto, l’accordo potrebbe essere annunciato oggi. Lunedì, la pagina web statunitense Axios ha citato una fonte secondo cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe accettato delle condizioni, tra cui il ritiro dagli assi Philadelphi e Netzarim a Gaza e nuovi termini per il rilascio dei prigionieri palestinesi.
Il corrispondente di Al-Jazeera ha riferito che le forze di occupazione israeliane hanno iniziato a smantellare un certo numero di siti all’interno dell’asse Netzarim che separa il nord e il sud della Striscia di Gaza.
Secondo il Financial Times il cambiamento di posizione di Netanyahu è avvenuto perché porre fine alla guerra è diventata una priorità per Trump e Netanyahu vuole un’alleanza con Trump.
Ma dentro il governo Netanyahu continuano le tensioni. Il ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha esortato il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich a informare Netanyahu che si dimetteranno insieme se un accordo sarà finalizzato.
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