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La UE vuole mettere le mani sui risparmi dei conti correnti per finanziare il riarmo

Oggi la Commissione Europea presenta l’Unione dei Risparmi e degli Investimenti (SIU, nell’abbreviazione inglese), una delle “riforme” con cui a Bruxelles vogliono fare importanti passi avanti nell’integrazione comunitaria. Ovviamente, è nella millantata necessità del riarmo che è stata trovata la leva per spingere sull’avanzamento del progetto europeo.

Nel Libro bianco sul futuro della Difesa Europea viene esplicitamente scritto che “l’Unione dei risparmi e degli investimenti aiuterà a incanalare ulteriori investimenti privati verso il settore della difesa“. Alla ricerca dei fondi per finanziare le promesse fatte da von der Leyen – gli 800 miliardi -, la Commissione è chiamata a trovare il modo di mettere le mani sui risparmi delle famiglie.

Cosa significa concretamente? Si tratta di un documento che elenca 19 misure funzionali a creare, da qui alla fine del 2026, questa SIU, attraverso la quale si vuole “migliorare il modo in cui il sistema finanziario dell’UE incanali i risparmi verso gli investimenti produttivi“. Che, nella prospettiva per cui la crisi vuole essere risolta con l’economia di guerra, significa verso il complesso militare-industriale.

È stato calcolato che ci sono all’incirca 10 mila miliardi sui conti correnti di tante famiglie e piccoli risparmiatori, e l’idea è di trovare il modo di spingerli a essere trasformati in capitale di rischio e investimento, per sostenere i piani UE. Un dibattito che va avanti da almeno un anno e che si inserisce nelle raccomandazioni delineate nei rapporti curati da Letta e Draghi.

Infatti, vi sono importanti impedimenti alla circolazione dei capitali tra i paesi membri, con un valore delle barriere che è stimato dal FMI nel 100% delle transazioni effettuate, riporta Panorama. Se la UE vuole diventare un attore autonomo della competizione globale, allora deve risolvere questa situazione.

Nel testo, che viene presentato oggi e che approderà immediatamente all’Eurosummit, ma la cui bozza è stata visionata e commentata dall’ANSA, viene scritto che “circa il 70% dei risparmi al dettaglio dell’UE è attualmente detenuto sotto forma di depositi bancari, mentre solo il 30% è detenuto sotto forma di strumenti del mercato dei capitali“.

Una riorganizzazione che può essere definita un po’ ‘all’americana‘ e un po’ ‘mussoliniana‘, se ripensiamo all’iniziativa ‘Oro alla patria‘. Con essa si assisterà a una forte finanziarizzazione del mercato dei risparmi faticosamente messi da parte dalle famiglie – che solo in Italia valgono 2.220 miliardi, anche se erosi dall’inflazione -, dandoli in pasto agli istituti della grande speculazione finanziaria.

Ma c’è di più. Nella comunicazione si legge che “la Commissione adotterà misure entro il terzo trimestre del 2025 per aiutare gli Stati membri a promuovere l’adozione di conti di risparmio e di investimento basati sulle migliori pratiche esistenti“. Il principale operatore continentale per questo tipo di strumenti c’è la banca svizzera UBS.

Ma subito dopo, tra le maggiori Società di Gestione del Risparmio (SGR), ci sono Crédit Agricole, Allianz, Amundi, Deutsche Bank. Tutti colossi francesi e tedeschi, che possiamo immaginare saranno anche coloro che guadagneranno di più da queste “trasformazioni”. Sarà dunque interessante vedere anche come ciò impatterà sulla dinamica centro-periferia su cui è stata costruita fino a oggi la UE.

Bisogna anche sottolineare che qualche giorno fa è stato lanciato un Exchange-Traded Fund (ETF) per le industrie delle armi esclusivamente europee. Si tratta in sostanza di un fondo di investimento legato a un indice di titoli, che permette agli investitori di fare il proprio lavoro senza dover scegliere i singoli ‘cavalli’ su cui scommettere.

Al 13 marzo 2025, questo indice – il WisdomTree Europe Defence UCITS – includeva 20 società con una capitalizzazione complessiva di 630 miliardi di dollari. Il peso relativo nel portafoglio dell’ETF vede al primo posto Rheinmetall (18,6%), seguita poi dall’italiana Leonardo (15,4%).

Insomma, per riassumere, la UE si prepara a gonfiare un’enorme bolla finanziaria con i nostri risparmi, in pratica legando le nostre condizioni materiali al sostegno della deriva bellicista. In questo modo, Bruxelles nutre i propri obiettivi strategici, che oggi vanno coincidendo con quelli del riarmo, della Difesa Europea e dell’economia di guerra.

Nel frattempo, provano a rafforzare il progetto comunitario e il drenaggio di risorse verso il core business europeo. Un sistema che unisce le ambizioni degli imperialisti europei con la corsa sul piano inclinato della guerra. Questo è l’orizzonte contro cui dobbiamo prepararci a lottare.

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11 Commenti


  • Mauro

    Ma faranno un prelievo forzato o obbligheranno ad investire in fondi privati?e come?


    • Redazione Contropiano

      Non si prevede alcun prelievo forzato ad ora, ma la riorganizzazione del funzionamento del mercato dei capitali e dei risparmi a livello europeo, per permettere la mobilitazione dei risparmi verso la finanza e dunque verso gli investimenti, innanzitutto quelli militari.


  • Mauro

    e se la stragrande maggioranza dei risparmiatori ritirasse i soldi depositati prima che il loro progetto di rapina si concretizzi?che succederebbe?


    • Redazione Contropiano

      il problema diventa dove metterli… se sotto il materasso o in una banca non europea (dipende ovviamente da quanti sono e dalla possibilità di accedere a questo tipo di banche)


  • Massimiliano

    Però, abbiate pazienza: se non si prevede, ad ora, alcun prelievo forzato, il titolo dato all’articolo è veramente “alla Libero”.


    • Redazione Contropiano

      Abbiamo pazienza, ma il “prelievo forzato” è l’ultima delle misure – la più drastica e senza veli – con cui si possono “mettere le mani nelle tasche”. Guidare i depositi verso investimenti decisamente rischiosi è più “soft”, ma nella stessa direzione…


  • Ta

    Teneteci informati… nel caso, per i quattro soldi che ho non serve neanche il materasso, basta il cuscino…


  • Mara

    Io penso che le banche cercheranno per prima cosa di convincere i correntisti ad investire il loro denaro in titoli o BOT affinché gli Stati possano investire non in servizi utili ai cittadini, non nelle scuole o sanità ma per le armi da mandare in Ucraina contro la Russia. Ma a noi che ci ha fatto la Russia. Mi risulta che non ci ha fatto mai niente di male, perché dovremmo dissanguarci per andarle contro.


  • Rossi

    è come il covid devono giustificare il prelievo di tanti soldi dai privati che andranno poi a ingrassare i soliti noti quindi banchieri finanzieri e grandi capitalisti e poi quando avranno preso tutto diranno che bisogna ripagare il debito e chi dovrà ripagarlo?


  • Monica campioli

    La von der leyen secondo me delira, se fra qualche anno il presidente americano viene eletto democratico e torna alla politica atlantistica cosa se ne fa l’ Europa di questo piano trentennale di riarmo? Dovremmo fare tutto il.contrario: andare d’accordo con la Russia e spingere verso un equilibrio mondiale.


  • Giozzet Carla Antonella

    secondo me metteranno Imu su abitazione principale

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