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Il Brasile esce dall’Ihra e condanna Israele

Il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha formalmente ritirato il Brasile dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), intensificando le tensioni diplomatiche con Israele e riaccendendo il dibattito globale sui confini tra antisemitismo e critiche alle politiche israeliane. La decisione, presa il 18 luglio ma confermata pubblicamente solo il 24 luglio dal Ministero degli Esteri israeliano, ha suscitato lodi e critiche in patria e all’estero, in particolare nel contesto del recente sostegno del Brasile alle accuse di genocidio contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ).

Il Brasile si era unito all’IHRA nel 2021 durante la presidenza di Jair Bolsonaro, ricoprendo lo status di osservatore all’interno dell’organizzazione. Secondo fonti all’interno del Ministero degli Esteri brasiliano (Itamaraty), l’adesione è stata “frettolosa” e mancava un sufficiente dibattito pubblico o istituzionale. Questi funzionari hanno citato obblighi inadempiti, come i contributi finanziari e la partecipazione alle sessioni plenarie, come fattori che contribuiscono alla decisione di lasciare.

Il ritiro del Brasile dall’IHRA arriva sulla calca della decisione di unirsi al Sud Africa nell’accusa di genocidio presso la Corte di Giustizia. Nonostante il tempismo, i funzionari brasiliani insistono che la mossa non sia direttamente legata al suo ingresso formale nella causa legale della Corte di giustizia intentata dal Sud Africa contro Israele il 23 luglio. Tuttavia, la sovrapposizione diplomatica e simbolica è difficile da ignorare.

Nella sua dichiarazione ufficiale, il governo brasiliano ha condannato la condotta di Israele, citando una mancanza di responsabilità e accusandolo di violare le norme internazionali.

“Non c’è più spazio per ambiguità morale o omissione politica“, si legge nel comunicato Itamaraty. “L’impunità mina la legalità internazionale e compromette la credibilità del sistema multilaterale.

Il governo ha sottolineato che la sua partecipazione alle alleanze internazionali deve riflettere i valori costituzionali del Brasile, in particolare la difesa dei diritti umani e l’autodeterminazione dei popoli.

https://www.middleeastmonitor.com/20250730-in-protest…/

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