Israele ha intensificato gli attacchi su Gaza City, il più grande dei quartieri della Striscia omonima, costringendo alla fuga quasi 1 milione di persone e portando avanti la “demolizione sistematica” delle case palestinesi.
Hamas ha accusato il Primo Ministro israeliano Netanyahu di aver ignorato gli sforzi dei mediatori internazionali per raggiungere un cessate il fuoco e di aver proseguito con la conquista militare della Città di Gaza.
La maggior parte dei leader mondiali hanno condannato anche l’approvazione da parte di Israele del cosiddetto progetto di espansione dell’insediamento E1, che reciderebbe uno degli ultimi collegamenti tra Ramallah e Betlemme, in Cisgiordania occupata. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ribadito giovedì il suo appello per un cessate il fuoco a Gaza, che il progetto di insediamento di Israele nella Cisgiordania occupata, che di fatto dividerebbe il territorio in due, è illegale secondo il diritto internazionale e dovrebbe essere revocato.
Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 81 palestinesi in tutta la Striscia di Gaza mercoledì.
La vita a Gaza City è essenzialmente collassata in una lotta per la pura sopravvivenza, mentre Israele avanza ancora con la sua operazione militare per prendere il controllo dell’intera città.
Come è noto, interi quartieri sono stati sottoposti a bombardamenti israeliani costanti. I residenti sulla terraferma riferiscono che il rumore dei droni e dei jet non abbandona mai il cielo, mentre la gente continua a muoversi per strade piene di macerie, alla ricerca di cibo e riparo, senza trovare nulla.
Israele sta ancora intensificando i suoi attacchi su queste aree, e ciò che viene ufficialmente descritto come un’operazione militare si è tradotto, di fatto, in una distruzione sistematica della vita quotidiana. Semplicemente sopravvivere è diventata una sfida sempre più difficile per le famiglie del posto.
Recentemente, sono state viste alcune famiglie trasferirsi verso sud, sperando di trovare un qualche senso di sicurezza o rifugio. Tuttavia, la domanda rimane: dove possono effettivamente trovare sicurezza le persone? Di fatto in nessuna parte della Striscia.
Stamattina, fra l’altro, c’è stato un enorme attacco a pochi metri dall’Ospedale Al-Aqsa. Un campo di tende improvvisato in quella zona è stato colpito da tre missili.
Nel frattempo, in Cisgiordania, l‘Idf afferma che “un terrorista” – riferendosi a un palestinese – ha sparato contro i coloni israeliani ai margini dell’avamposto illegale israeliano di Adei Ad, a circa 5 km (3,1 miglia) da Malachei HaShalom, provocando “un violento scontro” tra il presunto aggressore e i coloni israeliani.
Un cittadino israeliano sarebbe rimasto leggermente ferito.
I soldati israeliani hanno circondato il villaggio palestinese di al-Mughayyir, situato a 5,5 km da Adei Ad.
Israele ha proseguito i suoi bombardamenti su Rafah, nonostante le crescenti pressioni internazionali per fermare l’offensiva. L’esercito israeliano sostiene di aver colpito decine di obiettivi nella zona meridionale di Gaza.
L’offensiva israeliana si è estesa a diverse aree della Striscia di Gaza, con pesanti bombardamenti che hanno colpito anche i quartieri di Zeitoun e Shujayea a Gaza City. Fonti sanitarie locali hanno riportato numerose vittime.
Le operazioni militari israeliane continuano a provocare un altissimo numero di vittime tra i palestinesi. Secondo gli ultimi dati, il bilancio totale dei morti dall’inizio della guerra ha superato le 37.000 unità.
Le autorità sanitarie di Gaza hanno riferito che solo nelle ultime 24 ore sono stati recuperati i corpi di 101 palestinesi uccisi nei bombardamenti, mentre il numero dei feriti continua a salire.
L’Ufficio Stampa del Governo di Gaza dichiara che solo 250 camion di aiuti hanno raggiunto l’enclave negli ultimi tre giorni, la maggior parte dei quali è stata saccheggiata.
Come riportato in un comunicato su Telegram, questa cifra è di gran lunga inferiore ai 1.800 camion previsti in questo lasso di tempo.
Inoltre, secondo l’Ufficio, le restrizioni israeliane continuano a bloccare il trasporto di “generi alimentari vitali”, tra cui uova, carne rossa, pesce, latticini, verdure e integratori alimentari.
Il comunicato prosegue affermando che si ritiene Israele e i suoi alleati “pienamente responsabili della catastrofe umanitaria” ed esorta “le Nazioni Unite, i paesi arabi e islamici e la comunità internazionale ad agire con serietà per aprire i valichi di frontiera e garantire il flusso di aiuti, in particolare cibo, latte in polvere per bambini e farmaci salvavita”.
* in aggiornamento
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Anna M.
buttiamo fuori Israele non solo dall’ONU, ma da qualsiasi tipo di associazione, da qualsiasi collaborazione con università, ente culturale o sportivo. Boicottiamo l’entità sionista ed emarginiamo tutti i suoi sostenitori, in primis il governo della madre cristiana che fornisce armi. Mi vergogno ogni giorno di più di vivere in questo paese di assassini
Gianleonardo
Siamo gli eredi di una generazione che ha permesso, per paura o per opportunismo il genocidio degli Ebrei.
Quella generazione si è riscattata punendo, armi in pugno i responsabili di quel massacro e regalandoci l’illusione che tutti i problemi fossero stati risolti.
Noi oggi, come loro allora, fingiamo di non vedere il genocidio dei Palestinesi e non riusciamo a punire, neanche con i mezzi messi a disposizione dal diritto internazionale chi sta, sotto gli occhi di tutti, perpetrando questo misfatto.
Fino a qualche tempo fa, avevo terrore del giudizio che su di noi avrebbero dato i nostri nipoti e pronipoti.
Oggi temo che i nostri nipoti e pronipoti, educati da stampa e media disonesti e guerrafondai, non si renderanno neanche conto dell’immoralità dei nostri comportamenti.
La nostra inerzia è immorale e dannosa.
Stiamo costruendo e consolidando un futuro in cui le regole saranno solo quelle del più forte.
Povera umanità
Katia
Chiedo scusa e mi prosto a nome dell umanità ai piedi del popolo palestinese…
i nostri bambini , le madri , i padri , gli anziani ..tutto il popolo palestinese che non siamo in grado di difendere dalla vile follia omicida di quella parte di umanità feroce comandata dall assurda filosofia del potere….che insegna ai propri bambini ad odiare …che crede di valere più degli altri per volere di uno strano dio….che è mossa dall avere sempre più denaro sempre di più..che impasta le persone con le armi che tutti noi gli permettiamo di avere..
mi prosto ai piedi di questo popolo e chiedo umilmente perdono..
dalle finestre di casa sventolano due bandiere della Palestina…in auto due kefiah sui sedili..e poi?
mi stramaledico … perché la colpa è solo nostra…non crediamo più nella piazza .. sicuramente siamo invecchiati e correre .. ovviamente per scappare…tra anche schiene e ginocchia non ci è più permesso..ma dovremmo continuare ad esserci , parlare con i giovani che come generazione di più o meno 50 enni abbiamo tirato sù!
sono macchinista nel porto di Genova da 28 anni… purtroppo ne abbiamo passate tante ..troppe..ma c eravamo!
ora non più…ci siamo fatti levare il concetto di classe operaia ..parliamo solo di cazzate ..non siamo più corporativi.. compriamo auto da 40 Mila soldi del cazzo ..a rate ovviamente..
fortunatamente..in porto.. c è ancora chi dice NO alle armi da imbarcare questo sì…ma sono pochissimi..una manciata di persone !
mi domando sempre cosa trasporto in quei maledetti container dei quali non abbiamo più documenti..non ne conosciamo il peso..
attacchiamo l asino dove ci dicono …ma la colpa è nostra cazzo…noi che dopo il G8 vissuto ovviamente in piazza ci ritroviamo con una vita prima e una dopo…
credo che dovremmo tornare a parlare ..tornare nei baretti nei circoletti a berci una birra insieme per confrontarci…
aiutatemi
Muriel
Un ambasciatrice italiana di cui non ricordo il nome ha detto che negli Stati Uniti se non sei filo israeliano non fai carriera; all univesita,in politica e via di seguito.
Sarà così dappertutto?
Sembra di si
Walter Gaggero
È semplicemente la ” logica di Hiroshima”, ovvero raggiungere gli obiettivi col minimo sforzo, distruggendo e sterminando se necessario.
Per quanto gli autori di Hiroshima abbiano sempre rivendicato le giuste motivazioni, si ci ostina ad obliare il fatto, Solo l’ internazionalismo proletario è l’antidoto.