Sabato 18 ottobre, il presidente colombiano Gustavo Petro ha chiesto spiegazioni formali al governo degli Stati Uniti dopo aver denunciato che un pescatore colombiano è stato ucciso durante un attacco aereo dalle forze statunitensi nelle acque territoriali colombiane lo scorso 16 settembre.
Petro mette in guardia dal nuovo scenario di guerra dei Caraibi
In un forte messaggio, il presidente ha rivelato i dettagli dell’incidente: “la barca attaccata il 16 settembre era colombiana, aveva un motore in panne ed era alla deriva nelle acque colombiane, lì dove un pescatore ha perso la vita: Alejandro Carranza, che non è tornato a casa”.
Washington ha giustificato l’attacco come parte della sua operazione contro il traffico di droga nei Caraibi. La famiglia del pescatore Alejandro Carranza, in una intervista a una tv locale, ha confermato che l’uomo è andato a pesca e non è mai più tornato.
“La responsabilità è dell’amministrazione Trump”
Il presidente della Colombia è stato categorico nel sottolineare la responsabilità degli Stati Uniti. “I funzionari del governo degli Stati Uniti hanno commesso un omicidio e violato la nostra sovranità nelle acque territoriali. Alejandro Carranza non aveva legami con la droga, era solo un pescatore”, ha dichiarato Petro.
Se questi fatti fossero confermati, la Colombia li ritiene una grave violazione del diritto internazionale e, in caso di risposta non soddisfacente da parte di Washington, il caso potrebbe essere portato davanti agli organi multilaterali.
“Non è una guerra contro il contrabbando, è una guerra per il petrolio”
La denuncia fa parte della critica ricorrente di Petro agli schieramenti militari statunitensi nella regione. Il presidente di recente ha nuovamente avvertito che gli Stati Uniti intendono trasformare i Caraibi in una zona di conflitto: “Un nuovo scenario di guerra è stato aperto: i Caraibi”.
“L’aggressione armata degli Stati Uniti è irrazionale alla lotta contro la droga, ma è molto razionale per le invasioni nei Caraibi”. L’evidenza è chiara: “non c’è guerra contro il contrabbando, quella che c’è è una guerra per il petrolio e deve essere fermata dal mondo. L’aggressione è contro tutta l’America Latina e i Caraibi”, ha detto Petro.
Il capo di Stato colombiano ha anche affermato che il presunto “Cartel de los soles” non esiste ed è solo una scusa per intervenire e rovesciare i governi, come gli Usa intendono fare in Venezuela con i Marines, in violazione della risoluzione della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Fonte: TeleSur
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