Menu

Con il Venezuela e i popoli del Caribe, per la pace e contro l’aggressione statunitense

Da circa 2 mesi gli Stati Uniti hanno mobilitato ingenti forze e mezzi nel Caribe con la scusa del “narcoterrorismo”, di cui gli attuali presidenti della Repubblica Bolivariana del Venezuela e della Colombia sarebbero capi di cartelli del narco-traffico.

Gli USA hanno raddoppiato la “taglia” contro il Presidente Maduro – 50 milioni di dollari – mentre sulla testa di altri ministri venezuelani pendono taglie per 25 milioni dollari.

Le ultime tappe di questa escalation sono state l’invio della portaerei Gerald Ford, fiore all’occhiello della marina statunitense e in arrivo la prossima settimana nei Caraibi, e gli annunci (poi smentiti) di imminenti attacchi a porti e aeroporti venezuelani per colpire le supposte strutture del “Cartel de los Soles”.

Bisogna ricordare che gli USA hanno autorizzato azioni “sotto copertura” da parte della CIA che potrebbero anche tradursi in operazioni False Flag creando il casus belli per giustificare una escalation militare.

In ogni caso gli attacchi “extragiudiziali” avvenuti nel Caribe e nel Pacifico, hanno colpito 16 imbarcazioni lungo le coste venezuelane e colombiane, e causato la morte di diverse persone.

Gli USA agiscono di fatto da “Pirati dei Caraibi” per farne di nuovo una zona d’influenza diretta.

In questo contesto, come denunciamo da mesi, è fondamentale alzare la vigilanza nei confronti dei tentativi di Washington di destabilizzare la pace nella regione e di minare lo sviluppo di processi di transizione sociale come quello venezuelano e colombiano, la cui leadership si è espressa nella maniera più assertiva in supporto dei popoli del Sud Globale, tra cui il popolo palestinese, ed è chiara la volontà di rappresaglia nei loro confronti e dei loro popoli.

Per questo invitiamo alla partecipazione delle iniziative promosse dalla Rete dei Comunisti, da Cambiare Rotta e da OSA:

Giovedì 6 novembre:

  • Milano, ore 16, presso il consolato venezuelano (Piazza Beccaria)
  • Napoli, ore 16, presso il consolato venezuelano, via Depretis 102
  • Roma, ore 18, presso l’ambasciata statunitense

Sabato 8 novembre

  • Bologna, ore 17, iniziativa politica e di dibattito, presso l’Officina del Popolo Valerio Evangelisti, in via dell’artigiano n. 11

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

2 Commenti


  • Giuliano Bertozzini

    Bravi, forza, andiamo avanti con la costruzione di un grande e unitario movimento contro un orribile imperialismo che ci opprime e sfrutta da sempre e sempre scatena guerre contro tutto e tutti quelli che non gli si sotttomettono e non vogliono essere schiacciati e sfruttati!!


  • ugo

    Bravo compagno Bertozzini! Tieni presente però che non tutte le guerre finiscono con la vittoria di chi le ha iniziate: a volte si fa un bagno terrificante come l’EU con la Russia. Io potrei scommettere, ma non le palle, quelle no, diciamo solo che potrei sperare che Trump faccia la fine dei colonnelli greci a Cipro o dei militari argentini alle Falkland. Per parafrasare i fascisti, “Maduro ce l’ha duro.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *