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Venezuela. Gran Bretagna e Canada prendono le distanze dagli USA sui raid militari

L’intelligence britannica ha smesso di condividere informazioni con gli Stati Uniti su navi sospettate di traffico di droga nei Caraibi, dopo aver considerato che gli attacchi militari statunitensi contro sospetti trafficanti violano il diritto internazionale. E’ quanto riferisce la CNN, a seguito di informazioni trapelate da fonti che hanno familiarità con la questione.

Per anni, il Regno Unito, che mantiene basi di intelligence in diversi territori caraibici, ha collaborato con Washington per rintracciare e intercettare le navi legate al traffico di droga, in coordinamento con la Joint Interagency Task Force South con sede in Florida.

Tuttavia, secondo la CNN, Londra ha deciso di sospendere la cooperazione più di un mese fa, preoccupata per l’uso di informazioni britanniche in attacchi letali, in cui sono state uccise almeno 76 persone.

I funzionari britannici ritengono che queste azioni costituiscano esecuzioni extragiudiziali e violino il diritto internazionale, una posizione che coincide con quella espressa dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk.

Gli attacchi violano il diritto internazionale e costituiscono esecuzioni extragiudiziali”, ha detto Türk in ottobre, una dichiarazione con cui Londra si è detta pienamente d’accordo, secondo le fonti citate.

Negli Stati Uniti intanto fonti della Difesa hanno rivelato che l’ammiraglio Alvin Holsey, capo del Comando Sud degli Stati Uniti, ha presentato le sue dimissioni dopo aver espresso dubbi sulla legalità degli attacchi in un incontro con il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il presidente del Joint Chiefs of Staff.

Inoltre, gli avvocati del Dipartimento della Difesa e i consiglieri militari attivi e in pensione hanno affermato che gli attacchi non sembrano essere in linea con il diritto internazionale dei conflitti armati, anche se il Pentagono ha negato qualsiasi disaccordo interno.

Anche il Canada, altro alleato strategico di Washington nell’Operazione Caraibi, ha preso le distanze dagli attacchi statunitensi, anche se continuerà la sua cooperazione antidroga con la Guardia Costiera degli Stati Uniti. Fonti diplomatiche hanno detto che Ottawa ha chiesto assicurazioni che la sua intelligence non venga utilizzata per mirare ad attacchi letali.

Il Ministero della Difesa canadese ha precisato che le attività delle proprie forze nei Caraibi sono “separate e distinte” dalle operazioni militari promosse da Washington, ribadendo che non parteciperà ad azioni che contravvengono al diritto internazionale.

Il governo venezuelano ha intanto ringraziato la Duma di Stato russa per il suo appello alla comunità internazionale a condannare l’aumento della presenza militare degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi, così come le minacce contro il paese e gli attacchi alle navi classificate come esecuzioni extragiudiziali dagli esperti delle Nazioni Unite.

La Duma di Stato ha approvato all’unanimità un appello rivolto ai parlamenti degli Stati membri dell’ONU e alle organizzazioni parlamentari internazionali di fronte alle crescenti tensioni nelle acque vicine al Paese latinoamericano.

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