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Roma. Abitare… nella guerra. Occupata una caserma

 

“No alle dis/missioni e alla guerra, uso pubblico delle caserme” è questo quanto chiedono gli occupanti di una caserma dismessa in via dei Parareschi (zona piazzale della Radio) che questa mattina sono entrati e si sono sistemati dentro la struttura che Comune e Ministero Difesa vorrebbero regalare ai privati a fini speculativi. “Ma l’emergenza casa nella capitale non fa sconti a nessuno” dicono i Blocchi Precari Metropolitani, i quali ci tengono moltissimo a legare questa nuova occupazione abitativa al movimento contro la guerra scatenata sulla Libia. “Il posto è emblematico” dice con un con un pizzico di ironia Paolo Di Vetta. “Meglio usare le caserme per farci le case che per fare le guerre, o no?”. Oggi pomeriggio alle 17.00 è stata convocata una assemblea cittadina alla caserma occupata in via dei Papareschi.

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Il comunicato delle strutture che hanno occupato la caserma.

 

FERMIAMO LE DIS/MISSIONI

CONTRO LA GUERRA, PER L’USO PUBBLICO DELLE CASERME

 

NO ALLA SVENDITA DEI BENI PUBBLICI PER FINANZIARE I PROFITTI PRIVATI E LA GUERRA IN LIBIA: VOGLIAMO CASE POPOLARI, ASILI, SCUOLE, AMBULATORI E SERVIZI PUBBLICI NELLE CASERME .

Mentre l’avanzare della crisi porta ad esplodere l’emergenza casa, la politica abitativa della giunta Alemanno conferma di essere tagliata su misura per i palazzinari. Mentre aumentano a dismisura gli sfratti per morosità, e i pignoramenti, a Roma non esiste, né è in previsione, un nuovo bando per le case popolari: chi è in testa alla graduatoria da anni (i famosi “10 punti”) può continuare ad aspettare e sperare all’infinito. Tutti gli altri si arrangino.

Invece di affrontare la situazione, Alemanno preferisce regalare ai palazzinari la possibilità di edificare milioni di metri cubi di edilizia privata che, visti i prezzi di mercato e le speculazioni in corso, rimarranno irraggiungibili ai più.

Ogni impegno che Alemanno ha pomposamente assunto è stato subito dimenticato. E’ successo l’ultima volta in occasione della manifestazione dei movimenti di lotta contro i cosiddetti “stati generali” dell’EUR, il mese scorso, in cui con grande enfasi il sindaco prese impegni ben precisi dei quali si è persa qualunque traccia.

La più evidente regalia alla speculazione a spese dei cittadini è la vergognosa operazione di valorizzazione delle caserme in disuso. Un enorme patrimonio già edificato in zone centrali e semicentrali, viene venduto a prezzi bassissimi ai privati, che costruendo alloggi di lusso, alberghi, centri commerciali e simili, guadagneranno una cifra stimata in decine di miliardi di euro.

Di questo fiume di soldi, la misera cifra di 500 milioni andrà nelle casse del comune. Una parte più consistente andrà al ministero della difesa, e tutto il resto ad arricchire la rendita.

Per tutti questi motivi non è accettabile che, proprio mentre l’Italia è impegnata in una avventura neo-colonialista in Libia tanto maldestra quanto criminale, un bene pubblico di tale entità serva a finanziare i profitti di pochi anziché a dare risposta a chi in questa città vede la sua vita farsi sempre più difficile.

Per questo la caserma di via Papareschi ce la siamo presa da soli/sole e non ce ne andremo.

Basta regali ai palazzinari!

Nelle caserme pubbliche vogliamo case popolari, asili, scuole e servizi di pubblica utilità!

Invitiamo tutti i comitati per l’uso pubblico delle caserme, associazioni, centri sociali e semplici cittadini stufi di vedere i loro territori devastati dalla voracità del partito del cemento a partecipare alla

ASSEMBLEA PUBBLICA

OGGI 24 marzo 2011 alle ORE 17

in via Papareschi, zona piazzale della Radio

 

Movimenti per il diritto all’abitare

Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa

Blocchi Precari Metropolitani

Comitato Obiettivo Casa

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